Italia declassata, a un passo dal baratro. “Il paese ostaggio di Berlusconi”

ROMA – Il premier Silvio Berlusconi attacca i media dopo la rivelazione di declassamento da parte di Standard & Poor’s : ” Italia declassata? – ha detto il cavaliere – Colpa dei media”. Una dichiarazione costata cara alla quarta carica dello Stato, al quale l’agenzia di rating ha immediatamente  replicato all’offesa celata di faziosità, tanto che  i voti di S&p non hanno nulla a che vedere con la politica.

Probabilmente Standard & Poor’s, rispetto alle altre agenzie leader nel mondo, quali Moody’s e Ficht, è la più graffiante, ma questo non significhi assolutamente nulla rispetto al proprio operato.
Certo, la sparata di Berlusconi ha peggiorato ulteriormente  la sua immagine dentro e fuori i confini nazionali, provocando una pioggia di critiche.

Da un lato i fedelissimi del patron di Mediaset cercano di minimizzare. Come ha fatto in un’intervista rilasciata al Corriere della sera  il ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan, il quale è sicuro che “gli italinao sono disposti a perdonare i comportamenti di Berlusconi”. Anche se poi ammette: “Quel che gli elettori non ci perdonano è non aver mantenuto le promesse, non aver realizzato i sogni che avevamo alimentato”.
Durissime, invece, le reazioni dell’opposizione come quella del presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi: “Non ci sono più parole per commentare la situazione assurda e insieme drammatica che stiamo vivendo. È ormai chiaro a tutti che Berlusconi tiene in ostaggio l’Italia e continua a stare a Palazzo Chigi solo per perseguire i propri interessi privati. A questo punto è necessario che i cittadini, le categorie sociali, le massime istituzioni e la politica tutta intervenga e agisca per cambiare la situazione e impedire al Paese di finire nel baratro”.

Per il deputato del Pd Enrico Farinone, vicepresidente della Commissione Affari Europei: “Berlusconi ha screditato il Paese anche e soprattutto con una politica economica che non dà risposte all’assenza di sviluppo. Dopo l’ennesima bocciatura di S&P serve un sussulto di responsabilità. Il nostro Paese è stato messo all’angolo e l’unico modo per uscirne è un governo d’ unità nazionale che veda coinvolti tutti maggiori partiti”.
Enrico Letta del Pd parla addirittura di un paese scivolato in serie B, mentre per Anna Finocchiaro “il presidente del Consiglio è un irresponsabile che pensa solo a salvare se stesso. Berlusconi si comporta da nano della politica e in un momento drammatico come questo il partito di maggioranza non riesce a produrre un altro leader”. Ancora più dura la reazione di Angelo Bonelli dei Verdi: “Berlusconi ha affondato l’Italia. Deve dimettersi immediatamente perchè ogni giorno che passa lui ed il suo governo mettono in pericolo i risparmi, i diritti ed il lavoro degli italiani”. E poi: “Il declassamento da parte di Standard & Poors è la conferma che questo governo sta portando il Paese verso un precipizio”.

Perfino la Confindustria è stanca di questa situazione divenuta insostenibile. “Siamo stufi di essere lo zimbello internazionale – ha detto la presidente Emma Marcegaglia  durante il suo intervento alla fiera Cersaie di Bologna. –  Non vogliamo essere derisi – ha concluso il presidente di Confindustria – per colpe che non abbiamo”. “L’Italia –  ha aggiunto Marcegaglia –   è un paese che complessivamente e senza meritarselo sta perdendo credibilità. Questo – ha concluso – non va bene per l’orgoglio nazionale e non va bene neanche per le esportazioni e la nostra capacità di vendita”.
Insomma l’ora X sembra arrivata. E ora i più fiduciosi attendono le dimissioni del Premier.

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