La Grecia che brucia ricorda a Berlino i debiti di guerra

La storia arbitro di una situazione drammatica

ROMA – La situazione si fa davvero ingarbugliata. Corsi e ricorsi storici mettono sul piano della bilancia aspetti che sembravano appartenere ad un’altra epoca.  Stiamo parlando della Germania di Frau Merkel e dell’atteggiamento che questa sta assumendo nei confronti di un paese come la Grecia, ormai sull’orlo del baratro. Il paese Ellenico è in presenza di un vero tracollo del sistema sociale ed economico; un welfare praticamente in balia di se stesso, una disperazione dilagante che ha portato a ripetuti scontri, violenze, nonché ad un clima quanto mai esasperato e disperato. Tra i paesi europei è proprio la Germania a mostrarsi “più dura” e inflessibile verso la stessa Grecia, anche se ben coadiuvata da altri.

 

Ripetiamo fino alla noia che il quadro che si va definendo, è in realtà gestito a livello sovranazionale dalla stessa “macchina” della finanza mondiale, che detta percorsi e input. La premessa fatta in apertura serviva a porci di fronte alla domanda non di poco conto che si leva sui rapporti in corso tra Grecia e stati europei e soprattutto con la Germania. Sessantanni fa la Grecia fu invasa da Hitler e ciò che accadde è oggi affidato alla storia.  Non si è mai parlato molto invece, del debito contratto dalla Germania nei confronti di paesi come la stessa Grecia.  L’argomento sta invece rispuntando, e non a sorpresa. Il debito della Germania fu drasticamente ridotto rispetto alla cifra che era stata stabilita, ed il “danno” liquidato dalla Germania di Adenauer con il pagamento di 120 milioni di marchi tedeschi, e fu accettato dall’allora ministro greco Karamalis.

 

Stime approssimative indicano che in realtà sia stato pagato circa il tre per cento (3%) della cifra originariamente concordata.  Non ci interessa parlare di cifre e numeri se non per sottolineare una disparità di trattamento che oggi viene riservata ad un paese come la Grecia che sta vivendo uno dei momenti storici più brutti della sua lunga esistenza.  In sostanza crediamo sia lecito chiedersi se l’atteggiamento duro e inflessibile di Frau Merkel (e Soci!) sia da rivedere o meno. Non possiamo far pesare sui figli le colpe dei padri, e questo lo affermiamo convintamente, ma che almeno siano fatte le dovute valutazioni. Se il debito della Germania è stato in un certo senso alleggerito ci sembrerebbe opportuno riflettere in merito alla situazione debitoria della Grecia di oggi. Angela Merkel ha le sue belle “gatte da pelare”, ed è per questo che è saltato l’incontro di oggi a Roma con il Premier italiano Monti. Supereroi o paesi senza problemi non esistono, almeno a  quanto sembra, ed è logico che sia così visto che si pensa a tutto fuorché a proporre una valida alternativa a modelli socioeconomici che hanno mostrato tutti i loro limiti. Forse questa giornata potrebbe essere importante per far riflettere anche il governo italiano. Soprattutto se questo ripercorre la storia, riflettendo sulle responsabilità che all’epoca il governo fascista condivise con quello della Germania di Hitler. Ciò che è stato è stato? Crediamo che la responsabilità morale non vada mai in prescrizione, e di fronte a drammi come quello che sta vivendo il paese ellenico, dovrebbe essere fatto di tutto per mostrare dignità e senso di responsabilità, anche in considerazione di un passato che comunque nessuno potrà mai cancellare.

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