ROMA – Continua a girare il drammatico video del bambino estratto da un palazzo colpito dai bombardamenti. Immagini che Youtube ha classificato come virali, tante sono state le visualizzazioni.
Davanti ai nostri occhi le conseguenze atroci di una guerra, dove troppo spesso a rimetterci sono i più deboli come i bambini. Omran Daqneesh è un piccolo di 5 anni, uno dei tanti innocenti che la guerra non ha risparmiato. E’ vivo per fortuna, ma era necessario aspettare queste immagini per scuotere le coscienze?
Se non fosse stato per quell’operatore dell’Aleppo Media Center questo video non sarebbe mai stato visto. Sì, perchè tutti a parole conoscono l’orrore della guerra, anche solo per sentito dire. Ma vedere quello che accade realmente è cosa diversa, soprattutto se la vittima è un bambino innocente, dallo sguardo perso e impaurito, pietrificato da un evento al quale non sa probabilmente dare una spiegazione. Questa è la guerra.
Omran è solo la punta dell’iceberg di quello che la guerra provoca. Prima di visionare il video tutte le televisioni hanno avvertito che le immagini erano scioccanti, che avrebbero potuto urtare la sensibilità. La solita ipocrisia, perchè queste immagini sono il vero simbolo della guerra e andrebbero mostrate ogni giorno. Quando viene toccato un innocente non devono esistere censure o avvertimenti.
Non sappiamo come crescerà il piccolo Omran, se ne avrà la possibilità di farlo. Probabilmente le ferite che porterà dentro saranno indelebili, in lui come in tanti altri piccoli. E’ questa la prima cosa da evitare per bloccare questa interminabile spirale di violenza.