Sanità sostenibile. L’IRCCS Policlinico San Donato presenta Grennwater per un futuro più green

Dopo aver effettuato una TAC o una RM con mezzo di contrasto, i pazienti aderiscono in massa alla raccolta delle urine, per ridurre la presenza di iodio e gadolinio nelle acque reflue ospedaliere

Presentati il 4 marzo a Vienna, nel corso dell’European Congress of Radiology 2023 (ERC 2023), dal titolo The Cycle of Life, i risultati preliminari dello studio “GREENWATER, Riduzione dei residui di mezzo di contrasto nelle acque reflue ospedaliere: studio preliminare”, condotto dal Servizio di Radiologia e Diagnostica per Immagini dell’IRCCS Policlinico San Donato, guidato dal professor Francesco Sardanelli, Ordinario di Radiologia presso l’Università degli Studi di Milano.

Lo studio sta monitorando la quantità di iodio e gadolinio presente nelle urine dei pazienti sottoposti a TAC o risonanza magnetica (RM) con mezzo di contrasto. Questi elementi chimici sono espulsi con le urine, nelle ore successive alla somministrazione endovenosa, finendo così nelle acque reflue e causando danni potenzialmente gravi agli organismi viventi, come nel caso di plancton e alghe, esposti al gadolinio. Ad oggi, infatti, gli impianti di trattamento delle acque reflue non prevedono nessuna azione specifica su questi composti.

Lo studio, che prevede l’arruolamento di 800 pazienti ambulatoriali in un anno, ha già raccolto l’adesione di oltre 250 pazienti, con oltre il 95% di adesioni alla proposta di partecipazione, “segnale di uno straordinario grado di sensibilità delle persone alle tematiche ambientali, anche quando si richiede un impegno in prima persona”, ha dichiarato il dottor Moreno Zanardo, tecnico di radiologia e coordinatore dell’arruolamento, a commento di questo dato sorprendente.

Dopo aver effettuato una TAC o una RM con mezzo di contrasto, ai pazienti del Policlinico San Donato viene chiesto di rimanere in ospedale per circa 30-40 minuti, per raccogliere e consegnare le urine in appositi contenitori. Ciò consente di valutare, mediante analisi chimiche, la quantità e la concentrazione di iodio e di gadolinio e, quindi, di stimare la possibilità di recupero di tali elementi, rispetto alle dosi iniettate. Al momento, la raccolta viene effettuata mediante gli appositi contenitori, ma il progetto prevede, in futuro, di rendere la raccolta sistematica, installando dispositivi permanenti nei servizi igienici dedicati ai pazienti.

Lo scopo della ricerca, supportata dal contributo di Bracco Imaging, è quello di procedere a un corretto smaltimento di iodio e gadolinio, salvaguardando l’ecosistema acquatico delle nostre città, con la prospettiva di riciclare questi minerali per il nostro pianeta.

“In un contesto socio-economico nel quale la protezione dell’ambiente è posta in primo piano, è necessario affrontare questo tema con un’azione proattiva che parta dai nostri ospedali. Il progetto GREENWATER è il primo passo per una sanità sostenibile che promuova concretamente un modello di economia circolare ”, così il professor Francesco Sardanelli, Responsabile del Servizio di Diagnostica per Immagini presso l’IRCCS Policlinico San Donato, nonché principale sperimentatore dello studio.

I report dello studio saranno presentati anche al Meeting della International Society of Magnetic Resonance in Medicine, che si terrà a Toronto dall’1 all’8 giugno.

Il Gruppo San Donato (GSD), fondato nel 1957, è oggi fra i primi gruppi ospedalieri europei e il primo in Italia. È costituto da 56 sedi, di cui 3 IRCCS (Policlinico San Donato, Ospedale San Raffaele, IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio). Questi numeri si traducono in una capillare presenza in tutte le principali province lombarde (Milano, Monza, Como, Pavia, Bergamo, Brescia), alle quali si aggiunge Bologna.

Cura circa 5 milioni di pazienti all’anno, in tutte le specialità riconosciute, essendo tra i leader, a livello nazionale e internazionale, in Cardiochirurgia, Cardiologia, Chirurgia Vascolare, Neurochirurgia, Ortopedia e Cura dell’Obesità. Realizza l’80% dell’attività clinica in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Conta più di 17.000 collaboratori, di cui più di 7.000 medici. Oltre all’eccellenza dell’attività clinica, ciò che rende unico GSD in Europa è la qualità dell’attività di didattica universitaria e di ricerca scientifica: 380 docenti e circa 1.200 ricercatori, 5.535 studenti, 1.314 specializzandi, 3.414 pubblicazioni scientifiche nell’ultimo anno e 19.142 punti di Impact Factor.

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