Cancro alla prostata. Ricerca rivela il meccanismo cellulare 

L’Università di Trento, in una ricerca di rilievo, ha compiuto un importante passo avanti nella comprensione del cancro alla prostata. Il team ha scoperto come l’infiammazione della prostata faciliti l’immunità antitumorale innata

Questo tipo di cancro è stato precedentemente classificato come ‘immunologicamente freddo’ a causa della limitata presenza di cellule immunitarie, che rende difficile il riconoscimento e l’eliminazione delle cellule tumorali.

Il progresso è frutto di una collaborazione tra l’Università di Trento e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, sostenuto da finanziamenti sia locali che internazionali e la partecipazione di altre istituzioni italiane ed europee.

La ricerca è stata guidata dal Dipartimento Cibio dell’Università di Trento, dove il Laboratorio Armenise-Harvard di Biologia e Genetica del Cancro è attivo da dieci anni nel campo della ricerca sul cancro alla prostata, con il supporto della Fondazione Armenise-Harvard e altre importanti organizzazioni.

Tra i firmatari dell’articolo pubblicato sull’Embo Journal vi sono numerosi ricercatori, tra cui Alessandro Alaimo, Andrea Lunardi, Sacha Genovesi, Nicole Annesi, Dario De Felice, Alice Macchia, Yari Ciani, Federico Vannuccini, Vera Mugoni, Michela Notarangelo, Michela Libergoli, Francesca Broso, Martina Cortese, Erik Dessi, Massimo Pizzato, Alessandro Romanel e Francesca Demichelis. Inoltre, Elisa Marmocchi, vincitrice di una borsa di dottorato recentemente finanziata dalla Fondazione Pezcoller, lavorerà su questo tema nei prossimi tre anni.

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