La Sicilia guida la microelettronica europea

Un ambizioso progetto volto a consolidare il ruolo guida dell’Europa nella tecnologia dei semiconduttori prende il via in Sicilia, grazie all’approvazione del Governing Board del programma Chips Joint Undertaking.

Guidato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e sostenuto da un finanziamento di oltre 360 milioni di euro, il progetto mira a stabilire una Linea Pilota per la microelettronica di potenza nell’area di Catania.

Questa iniziativa permetterà la creazione di prototipi essenziali per l’avanzamento in ambiti rivoluzionari come la mobilità elettrica e le telecomunicazioni.

Il cuore dell’Etna Valley si prepara ad accogliere questa struttura pionieristica, annunciata dal CNR come parte di una strategia più ampia promossa dall’Unione Europea con il Chips Act.

Questo programma, che prevede investimenti significativi per potenziare la produzione europea di semiconduttori, intende rispondere alla crescente domanda globale e ridurre la dipendenza da fornitori non europei.

Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR, esprime orgoglio per questa iniziativa che non solo rafforzerà l’industria della microelettronica in Sicilia ma anche contribuirà al progresso tecnologico e economico dell’Italia. Il progetto si inserisce in un contesto internazionale in cui l’Europa cerca di affermare la sua autonomia nel settore dei semiconduttori, essenziali per l’innovazione tecnologica.

La Linea Pilota si focalizzerà sullo sviluppo di semiconduttori ad ampia banda proibita, cruciali per l’elettronica di potenza e le applicazioni a radiofrequenza. Si baserà sul rafforzamento delle infrastrutture esistenti e la collaborazione internazionale, coinvolgendo partner da tutta Europa, tra cui università e centri di ricerca.

Il finanziamento del progetto sarà coperto per metà da fondi dell’UE e per l’altra metà da contributi nazionali, con l’Italia che riceve la quota maggiore del finanziamento. L’investimento sosterrà le PMI e le grandi aziende del settore, permettendo loro di sviluppare tecnologie innovative a costi contenuti.

In conclusione, questa iniziativa rappresenta un passo importante per l’Europa e l’Italia nel campo della microelettronica, segnando un momento decisivo nello sforzo comune di rafforzare la competitività tecnologica europea a livello globale.

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