Conclusa la 40° spedizione scientifica in Antartide con il rientro in Nuova Zelanda
La nave rompighiaccio italiana Laura Bassi ha concluso con successo la sua missione di ricerca nelle acque antartiche, operando per oltre due mesi nel Mare di Ross. La spedizione rientra nelle attività del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e gestito dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dall’ENEA e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS).
Dettagli della missione scientifica
La Laura Bassi è salpata il 15 dicembre 2024 dal porto di Lyttelton con un team di 42 ricercatori e tecnici, supportati da un equipaggio di 23 membri. La missione ha incluso due rotazioni tra la Nuova Zelanda e l’Antartide, con attività di ricerca e supporto logistico alla Base Mario Zucchelli (MZS).
Nonostante alcuni problemi tecnici iniziali, la nave è riuscita a completare il 100% delle operazioni logistiche e il 60% degli obiettivi scientifici previsti, grazie all’impegno congiunto dell’equipaggio, dei ricercatori e del team tecnico dell’OGS.
Progetti di ricerca in Antartide
Durante la missione, sono stati portati avanti diversi progetti scientifici di rilievo:
- GLOB (Glomar Challenger Basin Project) – Studia il ruolo del bacino Glomar Challenger nella circolazione delle acque antartiche e il suo impatto sugli ecosistemi polari.
- IBIZA (Iron-Binding organic ligands and planktonic microbes interactions) – Analizza l’interazione tra ligandi organici del ferro e microorganismi nel Mare di Ross.
- MORsea (Marine Observatory in the Ross Sea) – Monitoraggio oceanografico continuativo nel Mare di Ross dal 1994.
Inoltre, la nave ha ospitato l’Istituto Idrografico della Marina Militare per la mappatura del fondale marino nei pressi della Base Mario Zucchelli, e ha trasportato le carote di ghiaccio del progetto europeo Beyond EPICA-Oldest Ice, che saranno ora analizzate in Italia.
Le caratteristiche della nave rompighiaccio Laura Bassi
Unica nave rompighiaccio italiana per la ricerca polare, la Laura Bassi è una categoria A, classe PC5, con una stazza di 4.028 tonnellate, lunga 80 metri e larga 17 metri. Dotata di un avanzato sistema di posizionamento dinamico, garantisce una manovrabilità eccezionale anche in condizioni estreme.
Dopo una breve sosta in Nuova Zelanda, la Laura Bassi riprenderà il viaggio verso l’Italia, navigando attraverso l’Oceano Pacifico australe, doppiando Capo Horn e attraversando l’Oceano Atlantico, con un rientro previsto tra circa 40 giorni.
Questa missione rafforza il ruolo dell’Italia nella ricerca polare, contribuendo alla comprensione dei cambiamenti climatici e delle dinamiche ambientali dell’Antartide.

