“Metabolic reprogramming” nella terapia del melanoma: una frontiera promettente

Il melanoma, una forma di cancro altamente aggressiva e letale, sfrutta una marcata riprogrammazione metabolica per sostenere crescita, progressione e resistenza alle terapie.

Questo paradigma offre nuove opportunità terapeutiche attraverso l’identificazione e il targeting di pathway metabolici specifici.


🧬 1. Introduzione: la plastica metabolica del melanoma

Le cellule melanomiche modificano in modo dinamico il loro metabolismo per soddisfare esigenze energetiche e biosintetiche, favorendo la crescita e la sopravvivenza. In condizioni normali, le cellule usano la fosforilazione ossidativa (OXPHOS), ma i tumori scelgono frequentemente la glicolisi aerobica (effetto Warburg), anche se i mitocondri sono funzionanti.


🔄 2. Glicolisi e OXPHOS: un equilibrio in evoluzione

Negli stadi avanzati e metastatizzati, così come nei melano­ma resistenti alle terapie, si osserva un aumento significativo della OXPHOS e della capacità di mantenere l’equilibrio redox .
In particolare, il tipico gene driver BRAF^V600E, presente nel 50% dei casi, potenzia la glicolisi e reprime l’OXPHOS, mediante l’attivazione della via MAPK e della proteina RSK, aggravando la dipendenza dalle vie glucidiche.


💡 3. Strategie terapeutiche innovative

  • Inibitori metabo-specifici: agiscono su enzimi chiave della glicolisi o OXPHOS, con possibilità di combinazione con farmaci BRAF/MEK.
  • Dual targeting metabolico: bloccare simultaneamente glicolisi e OXPHOS per limitare compensazioni metaboliche.
  • Modulazione del microambiente tumorale: contrastare l’acidità (da lattato) per ripristinare l’attività dei linfociti infiltranti, migliorando risposta immunoterapica.

🛡️ 4. Verso l’immunoterapia metabolica

Il microambiente tumorale ostacolato dall’accumulo di lattato agisce da barriera per l’immunità: l’inibizione della via glicolitica può “raffreddare” l’ambiente, favorendo l’azione di TIL e dendritic cells .
Interventi epigenetici (modulazione di acetil‑CoA, inosina) possono a loro volta influenzare checkpoint immunitari, rendendo il melanoma “più caldo” e reattivo all’immunoterapia.


📊 5. Prospettive cliniche e sfide future

  • Combinazioni mirate con inibitori di BRAF/MEK e modulazione metabolica: potenziale aumento dell’efficacia e diminuzione della resistenza.
  • Biomarcatori metabolici (profilo glicolitico/OXPHOS) utili per selezionare pazienti e personalizzare terapie.
  • Tollerabilità e sicurezza: serve trovare il giusto equilibrio tra potenza terapeutica e impatto sul metabolismo cellulare sano.

🎯 La riprogrammazione metabolica rappresenta un nuovo e promettente fronte nella terapia del melanoma.

Studi preclinici segnalano che modulare il metabolismo tumorale può migliorare efficacia delle terapie standard e rigenerare la risposta immunitaria. La sfida ora è integrare clinicamente questi approcci, definendo combinazioni efficaci, sequenze terapeutiche e biomarcatori precisi.

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