Politecnico di Milano: nuovo catalizzatore intelligente per una chimica sostenibile e programmabile

Un’importante innovazione nel campo della chimica sostenibile arriva dal Politecnico di Milano, dove un team di ricerca ha sviluppato un catalizzatore a singolo atomo in grado di adattare selettivamente la propria attività chimica. Questo avanzamento promette di rivoluzionare i processi industriali, rendendoli più efficienti, puliti e programmabili.

Una scoperta pubblicata sulla rivista scientifica più autorevole

Lo studio è stato pubblicato su Journal of the American Chemical Society, una delle riviste di riferimento a livello mondiale nel settore della chimica. La ricerca rappresenta un’assoluta novità nel campo dei catalizzatori a singolo atomo: per la prima volta è stato progettato un materiale capace di modificare selettivamente la propria funzione catalitica in risposta all’ambiente chimico circostante.

Un interruttore molecolare per la chimica del futuro

Il cuore dell’innovazione è un catalizzatore a base di palladio in forma atomica, incapsulato in una struttura organica creata ad hoc. Questa particolare architettura permette al materiale di comportarsi come un vero e proprio “interruttore molecolare”, in grado di commutare tra due reazioni fondamentali della chimica organica – la borilazione e l’accoppiamento carbonio-carbonio – semplicemente modificando le condizioni di reazione.

Verso una chimica più verde, stabile e riciclabile

“Abbiamo realizzato un sistema capace di modulare in modo controllato la reattività catalitica“, spiega Gianvito Vilé, docente del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano e coordinatore dello studio. “Questo apre la strada a trasformazioni chimiche più intelligenti, selettive e sostenibili”.

Oltre alla flessibilità reattiva, il nuovo catalizzatore si distingue per la sua elevata stabilità, riciclabilità e ridotto impatto ambientale. Le analisi ambientali condotte dal team evidenziano una significativa riduzione dei rifiuti e dei reagenti pericolosi impiegati.

Una ricerca internazionale al servizio della sostenibilità

Il progetto è frutto di una collaborazione internazionale che ha coinvolto l’Università di Milano-Bicocca, l’Università di Ostrava (Repubblica Ceca), l’Università di Graz (Austria) e la Kunsan National University (Corea del Sud), a conferma della portata globale della scoperta.

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