Master in Technologies for Nuclear Power Plants: Genova hub europeo

Il nucleare torna al centro del dibattito energetico internazionale e Genova si posiziona come città strategica per la formazione dei professionisti del futuro. È stato inaugurato infatti il nuovo Master in Technologies for Nuclear Power Plants, promosso da Ansaldo Energia insieme a un network di università e partner scientifici di primo piano.

Un percorso accademico di eccellenza che risponde alla crescente domanda di competenze qualificate nel settore nucleare, oggi ritenuto cruciale per garantire sicurezza energetica, sostenibilità e indipendenza dalle fonti fossili, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e con il dibattito aperto nell’Unione Europea sul ruolo dell’atomo nella transizione energetica.

Formazione, innovazione e sicurezza energetica

All’inaugurazione, l’assessore regionale all’Energia Paolo Ripamonti ha sottolineato il valore del progetto:

“Investire in formazione, ricerca e innovazione significa costruire le basi di una transizione energetica sicura, sostenibile e competitiva. Questo master porterà opportunità concrete per i giovani e per il territorio”.

Ripamonti ha inoltre ribadito la candidatura di Genova a sede dell’Agenzia italiana per la sicurezza nucleare, richiamando la tradizione industriale della città, il capitale umano e la presenza di Ansaldo Energia come asset strategici.

Nucleare, una sfida globale

Il consigliere delegato allo Sviluppo Economico Alessio Piana ha ricordato come il master rappresenti “un esempio concreto di come scienza, formazione e impresa possano collaborare per affrontare una delle sfide più complesse del nostro tempo: il nucleare”.
Preparazione avanzata, ricerca applicata e innovazione tecnologica sono i pilastri su cui si fonda il percorso formativo, in linea con i programmi internazionali sul rilancio del nucleare come fonte energetica a basse emissioni.

Genova polo di competenze per l’Europa

Con il Master in Technologies for Nuclear Power Plants, Genova si candida non solo come capitale italiana ma anche come polo europeo per la formazione di nuove figure professionali nel settore nucleare.
Un investimento che rafforza la competitività del territorio, valorizza il capitale umano e contribuisce a posizionare l’Italia nel dibattito internazionale sulla transizione energetica, accanto a Paesi come Francia, Regno Unito e Finlandia, già protagonisti nello sviluppo di nuove centrali nucleari.

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