L’Italia entra nella corsa globale alla supremazia quantistica: il nuovo computer quantistico fotonico QuantHum Edge, sviluppato a Cisterna di Latina in collaborazione con la Sapienza Università di Roma, ha superato la soglia dei 9.900 qubit con tempi operativi di pochi nanosecondi.
Un risultato straordinario che proietta il nostro Paese al centro della competizione internazionale nel campo della quantistica applicata alla ricerca e all’industria.
🚀 Un primato tecnologico tutto italiano
I dati delle simulazioni multiphysics e delle analisi di laboratorio, convalidati da test indipendenti, confermano la potenza del QuantHum Edge: un sistema capace di elaborare calcoli complessi in frazioni di secondo, dove i supercomputer tradizionali impiegherebbero anni.
Con oltre 9.900 qubit attivi, il QuantHum Edge entra ufficialmente tra i sistemi più avanzati al mondo, segnando un punto di svolta per la ricerca quantistica europea.
🧠 La collaborazione con la Sapienza di Roma
“Si tratta di dati conservativi, frutto di analisi riproducibili – spiega il professor Fabio Massimo Frattale Mascioli, ordinario di Ingegneria dell’Informazione alla Sapienza Università di Roma e Responsabile Scientifico di QuantHum Edge.
Dimostriamo che l’Italia non solo compete, ma può guidare il passo”.
Il progetto, nato da una sinergia tra ricerca accademica e industria, rappresenta un esempio virtuoso di innovazione made in Italy nel settore più strategico del futuro digitale: la computazione quantistica fotonica.
🌍 Implicazioni per la ricerca e l’industria
In un contesto globale dominato da Stati Uniti e Cina, dove la supremazia quantistica è oggetto di investimenti miliardari, il traguardo di QuantHum Edge rafforza la posizione dell’Italia nel panorama internazionale.
Le sue potenziali applicazioni spaziano dalla simulazione molecolare all’intelligenza artificiale quantistica, dall’ottimizzazione industriale alla sicurezza informatica avanzata, aprendo nuove prospettive per il mondo scientifico e produttivo nazionale.