Calcio.SerieA. Il Milan stacca la Juve. Male Lazio e Udinese

ROMA – Il Milan allunga sulla diretta rivale, ora è a +4 sui bianconeri.

Gli uomini di Allegri archiviano la pratica Lecce con una rete per tempo. Nel primo ci pensa Nocerino ad aprire le marcature – a segno per la nona volta in campionato -, nel secondo è ancora una volta Ibrahimovic a chiudere definitivamente il match. Poco Lecce – pesanti le assenze di Di Michele, Tomovic, Delvecchio e Cuadrado – ma quando si affaccia nella metà campo avversaria, la capolista soffre e viene salvata solo dall’imprecisione degli uomini di Cosmi. Fantasmi che rispuntano fuori dopo quelli di Londra contro l’Arsenal, qualcosa va sicuramente registrato. Ma la vittoria arriva e arrivano anche i tre punti che gli consentono di allungare in classifica in virtù del pareggio della sua diretta inseguitrice.

Infatti, la Juve non va oltre lo 0-0 al Marassi contro il Genoa. Bianconeri in silenzio stampa dal sapore polemico, visto che recriminano su due episodi, una trattenuta su Matri in area di rigore non ravvisata dall’arbitro e un goal annullato a Simone Pepe per fuorigioco. Soprattutto questo secondo episodio – sul quale il popolo juventino ha ben donde nel protestare – si fonda la protesta della Juventus. Perfino il patron del Genoa, Preziosi, ha affermato, nel dopo partita, che i bianconeri meritavano di più e che li hanno letteralmente surclassati. Ma la colpa degli uomini di Conte è sempre la stessa, quella di finalizzare poco rispetto alla quantità di occasioni create.

Nella polemica del goal annullato, dice la sua anche Allegri, che ricorda a tutti quello che è successo al Milan proprio contro la Juve (goal annullato a Muntari con la palla che aveva varcato la linea di porta di circa un metro) sottolineando il fatto che non c’è da fare tanta confusione.

Continuano quindi, anche a distanza, le frecciatine fra le due società di vertice del nostro pazzo campionato.

Già, pazzo perché continuano a vacillare le squadre che si alternano nella parte alta della classifica. Una volta raggiunta una certa posizione, non si riesce a tenerla più di qualche domenica. È successo anche alla Lazio e all’Udinese. I biancocelesti perdono in casa contro il Bologna per 3-1, mentre cadono ancora, questa volta sul sintetico del Novara – che lascia l’ultimo posto ai danni del Cesena – gli uomini di Guidolin che sembrano aver perso lo smalto di qualche tempo fa.

Ora la classifica è più corta: dalla terza in classifica (Lazio) alla settima (Inter) ci sono solo 8 punti e ancora 11 partite da disputare.

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