Calciomercato, Calcio razzista, Calcio scommesse, il Campionato viene per ultimo

ROMA – Niente male come settimana calcistica,   non tanto per il pallone in campo che si è visto, notte tempo,  nei due incontri di qualificazioni  alle semifinali di coppa Italia (promosse Inter e Fiorentina , dopo faticacce memorabili) quanto per gli argomenti che hanno tenuto banco riguardando di tutto e di più.

Calcio mercato:  si parla non di clamorosi affari ma di possibili,  clamorosi,  ritorni

Sempre in attesa del colpo invernale che, stavolta difficilmente ci potrà essere, vista la carenza di soldi, si parla, invece, di possibili ritorni da parte di alcuni atleti che, fino a qualche anno fa, ci avevano allietato con le loro prodezze prima di emigrare verso altri e più alti (almeno, all’epoca, così loro ritenevano) lidi calcistici, sia per ambizioni di gloria personale che, soprattutto, per convenienza economica. 
Si parla ad esempio di Ricardo Kakà, il quale, dopo aver (in)soddisfatto la sua voglia di approdare al Real Madrid, rivelatosi una sirena ammaliante prima, ma deludente poi, ora , dopo tre anni di panchina ed anche di tribuna mourinhana, riscopre, d’incanto, il suo amore mai sopito per il Milan e per la città di Milano, e, in una cena-rimpatriata  con vecchi compagni rossoneri, si dice disponibile a qualsiasi sacrificio pur di ritornare all’ombra della madonnina.  Galliani, da competente e rapace sparviero del calcio mercato, ha subito messo le mani davanti dicendo “per noi ha un ingaggio troppo alto” non per stroncare ogni possibilità  ma solo per ammorbidire ulteriormente la trattativa..

Il Milan e Milano evidentemente restano nel cuore di chiunque ci sia passato e persino il trentottenne Beckham che, qualche anno fa, vi aveva vissuto due brevi parentesi per tornare, poi,  ad onorare il faraonico contratto che lo legava più fuori che in campo con i  Los  Angeles  Galaxy,   ecco che si fa vivo, riproponendosi per ulteriori sfilate milaniste ma, sembra, che Allegri abbia  da subito fatto capire che non se ne parla proprio.
Mario Balotelli, invece,  dopo la “mela marcia” scagliatagli con inusitata violenza e serietà ( !?) dall’esemplare presidente Berlusconi, con la susseguente, ovvia, marcia indietro,  tipica del cavaliere,  sembra sia tornato in gioco grazie ai  buoni uffici del suo procuratore, il noto Raiola, il quale  per il suo adorato,  coccolato e super pagato  Mario, aveva scomodato persino la Gioconda, paragonandolo ad opere d’arte italiane all’estero… Nonostante le smentite, per Balotelli, però,  non ci sarebbe solo il Milan ma anche l’Inter la quale potrebbe operare  sottocoperta per riportare alla casa madre il figliol prodigo;  dagli spifferi di mercato, aggiungiamoci pure il Napoli per il quale  il  mega procuratore multilingue avrebbe manifestato un certo interesse e, visto che il Vesuvio continua a dormire (e meno male), agli scoppiettii  di Cavani potrebbero fare da contraltare i botti giovanili del super Mario sia per risvegliare nei tifosi i sempre rimpianti ardori maradoniani sia per  ritrovarsi in casa,  già bell’e pronto, l’eventuale sostituto del bomber uruguagio in caso di sua cessione a giugno….
Sneijder, intanto,  ha fatto arrabbiare Moratti e, soprattuto,  s’è arrabbiato lui per le pressioni interiste a chiudere al più presto la trattativa con il Galatasaray, senza attendere ulteriori richiami dalla Premier League a cui l’olandese aspirerebbe anziché finire sul Bosforo, zona, emergente ma non ancora al top calcistico europeo. L’Inter ci tiene a chiudere  subito questa  situazione anche per definire l’acquisto di un adeguato sostituto, dopo aver depennato dal libro paga il dipendente più costoso….Sneijder lascerà l’Inter solo perché costava troppo, altre motivazioni erano scuse ma non scusanti…..
Fra i possibili ritorni alla base, la Juve sta meditando su Ciro Immobile, ex capocannoniere della B ed ora al Genoa, mentre l’Inter rinforzerebbe la difesa con  il rientro,  dopo cinque anni di  peregrinazioni,  di  Marco Andreolli.  Fino al 31 gennaio può succedere tutto e il contrario di tutto, tranne esborsi milionari da parte di società italiane.

 
Boateng invitato all’Onu: un successo per lui, per il Milan e per Berlusconi  
                                                    
Questa è stata la notizia più sorprendente perché inattesa: Boateng è stato invitato alla giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali che l’assemblea delle Nazioni  Unite ha fissato per il 21 marzo a Ginevra.  Boateng è stato prescelto dopo quanto successo di recente in occasione di un’amichevole a Busto Arsizio quando il giocatore reagì scagliando il pallone contro alcuni spettatori  imbecilli che l’avevano tormentato con espressioni tipicamente razziste e tutti i compagni di squadra abbandonarono il campo per protesta. Questa spiacevole situazione fece il giro del mondo suscitando reazioni positive e concordanti sulla reazione del Milan, la prima squadra a  lasciare inebetiti e con un pugno di mosche in mano i queruli scalmanati (fra i quali pure un assessore comunale leghista); apprezzamenti generali unanimi al punto che lo stesso Giudice Sportivo non ha sanzionato la società giustificandone il gesto di protesta.   Berlusconi, addirittura, ha affermato che, se del caso, il Milan è pronto a fare altrettanto anche in partite di Champions , manifestando soddisfazione per i consensi ricevuti dalla sua squadra a livello stratosferico e questo, in piena campagna elettorale, non guasta… La chiamata di Boateng all’Onu, al di là del fatto sportivo, va inquadrata come un autentico, positivo, segnale di lotta  contro ogni guerra razziale, cominciando da quelle più sottili, più all’apparenza insignificanti (il “buu” negli stadi) perché sempre coperti e, quindi, indirettamente quasi giustificati,  dalla passione calcistica per finire ai più grandi esempi di razzismo che toccano la persona umana, non solo quella di colore,  ormai in ogni parte del mondo.  La pallonata di Boateng bisogna fare in modo che colpisca nel verso giusto e costituisca da strattone meditativo e non rimanga circoscritta all’ambito calcistico, quindi, benissimo ha fatto l’Onu ad elevarla invece,   quale modello di…calcio al razzismo.

Dal calcio scommesse al campionato: ora Napoli più vicino alla vetta

Il giudizio di appello della Corte di Giustizia Federale, ha restituito al Napoli i due punti di penalizzazione, tolti in primo grado per la vicenda scommesse che aveva visto squalificati anche Cannavaro e Grava.; quest’esito favorevole alla squadra di Mazzarri potrebbe avere la sua influenza sul proseguo del torneo perché viene a coincidere in un periodo nel quale la capolista Juve non si è dimostrata al massimo, facendo registrare alcuni passi falsi, nel gioco e nei risultati, che hanno consentito ai  più diretti inseguitori di recuperare ben 5 punti su 8. Lazio e Napoli  hanno tanti motivi per crederci, soprattutto se continueranno sulla scia favorevole e, per loro, la prossima giornata sarà già un buon banco di prova perché saranno fortemente impegnate la prima a Palermo contro una squadra pericolante più che mai, e la seconda addirittura a Firenze, con una Fiorentina, di fresca, dolorosa,  uscita dalla coppa Italia dopo un’ennesima  bella ma sfortunata prova.  La capolista, invece, se la vedrà con un’Udinese, ritornata, pare, agli antichi splendori con un Di Natale che ha ripreso a segnare con regolarità.  Oltre ai punti dal primo trio di testa si attendono le giuste reazioni.     
 Inter-Roma è uno spareggio fra chi si deve accontentare, almeno per ora, delle briciole ma nessuna delle due può permettersi passi falsi.  Per il Milan col Bologna potrebbe essere l’occasione per vincere, convincere e convincersi delle proprie possibilità, in  attesa  che Kakà possa risvegliare i vecchi entusiasmi;  le ultimissime danno Galliani, martedì,  a Madrid per concludere…  e forse, stavolta, è veramente quella buona.    

Gli altri incontri riguardano compagini bisognose di punti contro avversari appaiati nella zona di centro classifica. L’interesse della ventunesima si concentra più che mai sulle prime, le altre, almeno per ora, possono attendere.

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