Calcio. Previsioni rispettate, tranne per il Milan

ROMA – La prima giornata di campionato che si concluderà stasera con Fiorentina-Catania, ha rispettato le previsioni per tutte le cosiddette grandi, tranne per il Milan che, anche quest’anno, ha bissato l’apertura in negativo facendosi battere dalla neo promossa Verona. In quest’incontro l’undici rossonero ha manifestato carenti i limiti in tutti i reparti, smentendo decisamente la “supercompetitività” della rosa di cui aveva parlato Galliani.  

Berlusconi, come per la politica,  sta raccogliendo, anche per il Milan, quello che (non) ha seminato o ha seminato male e mercoledì prossimo nel ritorno di Champions, sarà già all’ultima spiaggia non tanto come squadra ma forse più come società: qualora il Milan  non si qualificasse, sarebbe una debacle economica per i lauti, mancati, introiti e per il nefasto impatto con la tifoseria.   Queste sono le conseguenze di quando si vogliono fare le nozze coi  fichi secchi, appioppando, poi, le colpe al povero cameriere che deve servirli…..   A Verona si attendevano i guizzi vincenti di Balotelli, a riscatto del suo innato vittimismo e della sua deleteria presunzione, invece, saltava alla ribalta un vecchio campione che, con due spettacolari colpi di testa dei suoi (sua specialità nota a mezzo mondo ma non alla difesa milanista…), metteva impietosamente a nudo le carenze rossonere sulle quali in tanti avevano chiuso gli occhi.   In una prima giornata nella quale tutte le rivali hanno vinto e convito, solo il Milan viene bloccato e l’immagine del Diavolo ne esce malconcia.  Urge correre ai ripari, in tutti i sensi (leggi acquisti di peso in ogni reparto, smettendola di puntare solo e sempre su Balotelli) cercando di “formare” una squadra con adeguati punti fermi.

Intanto è assolutamente indispensabile  superare il Psv e quindi i preliminari di Champions, poi restano 5 giorni per fare nuovi investimenti (Galliani-Berlusconi) e per rivedere la disposizione in campo (mister Allegri); questa situazione critica non ci voleva per Berlusconi, alle prese, ora,  con ben altri problemi, ma a lui i mezzi (soprattutto economici) non mancano per venirne fuori…     
 
JUVE, MEGLIO DI COSI’….
Vittoriosa a Genova, contro la Samp, si è rivista la vera squadra marchiata Conte: fisicità, potenza, aggressività, compattezza, resistenza all’avversario e una volta in vantaggio con Tevez imbeccato da quel Pogba, non più rivelazione ma componente essenziale del gruppo, ecco confezionato il primo successo della nuova stagione. Piena conferma da parte della prima candidata allo scudetto. 
 
NAPOLI, CHE SHOW !
Superlativa la prima del Napoli, post Cavani con  Marechiaro Hamsik che, ha preso il posto del vecchio matador, con una doppietta e confermando di volerne raccogliere l’eredità a tutti gli effetti.  E’ andato a segno anche Callejon, uno dei nuovi in attesa di Higuain, sperando che possa superare presto le conseguenze dell’incidente caprese.  Da Napoli, dunque, questo messaggio: ottima la prima e l’appassionata tifoseria gongola più che mai. 
 
TOH CHI SI RIVEDE, L’INTER.
La nuova Inter targata  Mazzarri ha sofferto più del previsto ma ad un quarto d’ora dal termine ha regolato i conti col Genoa facendo tutti felici e contenti e accodandosi alla lista dei grandi vincenti.   Attesi in settimana gli esiti societari per la cessione agli indonesiani ed anche, soprattutto per i tifosi, l’eventuale ritorno di  Eto’o che, però, è richiesto anche da Mourinho per il Chelsea.
 
SUPER TOTTI E LA ROMA ESULTA.
Sono bastati due minuti alla Roma di Garcia per vincere a Livorno sotto la sapiente regia di Totti, con Lamela in tribuna in attesa di varcare la Manica e già bell’e sostituito, almeno ieri, da un Florenzi veramente straordinario, costretto, poi, ad uscire per infortunio causato…. dall’eccessiva esultanza in occasione del raddoppio dopo il gol iniziale di un ritrovato De Rossi. L’asse tutto romanista Totti, De Rossi, Florenzi, potrebbe costituire, da quanto visto ieri, l’asse portante della nuova squadra, per la quale si attendono ulteriori innesti.   
 
LAZIO, SUBITO IL RISCATTO.
Nella sfida fra le prime due deluse e bisognose di riscatto, si è vista una bella Lazio  che ha cancellato la disfatta di Coppa Italia, contro un’Udinese ancora molto depressa per l’inattesa battuta casalinga in Europa League.  Hernanes ha dato l’impressione di voler prendere in mano la squadra e, insieme a Candreva, ha sopperito alla sterilità di Klose, in attesa dell’arrivo di una seconda, indispensabile, punta.  Vittoria salutare e necessaria per il morale  di tutti (squadra, società, tifosi) per poter riprendere da subito il cammino, sperando che Lotito allarghi i cordoni della borsa…..
 
LE ALTRE DI….TESTA E DI CENTROCLASSIFICA.
oltre al sorprendente Verona, hanno vinto anche il Torino che, in casa, ha battuto il Sassuolo, giovane neo promossa ancora in allestimento e il Cagliari, ancora in esilio a Trieste, prima ha raggiunto e poi ha superato l’Atalanta, andata in vantaggio e forse troppo sicura d’avercela fatto.   Il Parma ha impattato 0-0 una partita non male con il Chievo; un tempo per uno ma nessuno è riuscito a segnare.  L’accoppiata gol Cassano-Amauri che tanto timore incute sulla carta, è da rivedere.
 
DELUSI I DUE PRESIDENTE AMICI
Berlusconi e Squinzi (presidente di Confindustria e del Sassuolo), amici personali, si sono finalmente ritrovati con le loro squadre calcistiche nella stessa serie dopo le miracolose promozioni degli emiliani dalla terza serie alla A, però, alla prima, ad entrambi è andata male; chissà quale dei due avrà consolato di più l’altro,o,  forse,  si saranno confortati vicendevolmente. 
Quest’anno, quindi,  il Berlusca avrà un interlocutore in più con cui sfogarsi,  solo calcisticamente, però, perché con Squinzi presidente degli industriali, non ricoprendo più il Cav. incarichi governativi, non pensiamo che parlerà di  crisi industriale e di lavoro, optando più per gli errori di Allegri o i futuri gol del gioiellino Zaza, eludendo, così, argomenti scottanti quali il governo da defenestrare…. 
     
  

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