Calcio. La Juve ancora a Roma. Lazio salvacampionato?

Juventus, occhio  alla Lazio !

Occhi puntati sull’anticipo di sabato sera all’Olimpico dove scenderà la capolista Juventus: dopo il colpaccio della Roma  di mercoledì, con l’eliminazione dei bianconeri dalla coppa Italia, riuscirà la “nuova” Lazio di Reja a fermare la folle corsa degli uomini di Conte ? Altro, interessante, interrogativo:  fino a che punto i tifosi laziali sosterranno i loro beniamini, facendo indirettamente un favore agli odiati avversari romanisti ? 

Ed anche: fino a che punto la Juventus ha smaltito a brusca uscita dalla coppa che, comunque, rappresenta pur sempre un altro trofeo che in qualsiasi bacheca non sfigura ?  Se i bianconeri riprenderanno il consolidato passo del campionato, nessuno si meraviglierà più di tanto ma se, quand’anche la partita finisse in pari,  allora si riaccenderebbero le speranze per la Roma. Reja, senza mezzi termini, pur definendo i bianconeri “perfetti” mira ai tre punti, per puntare, poi, quattro giorni dopo a Napoli,  anche alla semifinale di coppa Italia.  

 

E la Roma a Verona  ? 

Ma anche la Roma deve stare molto attenta e, sull’entusiasmo ritrovato con i recenti successi dopo lo stop di Torino, non può prendere sottogamba la trasferta di Verona o meglio lo stesso Verona, reduce da due sconfitte e ormai rassegnato a fare a meno del suo uomo migliore,  Jorginho,  ceduto al Napoli.  Gli  uomini di Garcia devono temere la probabile reazione di quelli di Mandorlini i quali  non hanno alcuna intenzione di dissipare quanto di buono, anzi ottimo, hanno finora fatto in campo e in una classifica che, comunque, li vede pur sempre al quinto posto in coabitazione con l’Inter. 

I giallorossi, da parte loro, quando scenderanno in campo, in orario di pranzo domenicale, avranno già conosciuto  l’esito  dell’Olimpico della sera prima, e se la Juve fosse stata fermata, ci sarebbe un importantissimo motivo in più per  dover vincere….

 

Napoli, giornata buona per il riscatto                                                                                                                        

Il Napoli,  nell’anticipo di sabato (ore 18) con il Chievo al S. Paolo, ha l’opportunità per riscattarsi dopo il magro pari di Bologna: deve vincere per tenere a distanza la Fiorentina ma anche per       approfittare di qualche passo  o rallentamento della Roma.  L’undici di Benitez, mercoledì 29,  riceverà la Lazio, per l’accesso alle semifinali di coppa Italia e ha necessità di arrivarvi col morale alto per sé e per i propri tifosi, pertanto, col Chievo, non esistono alternative, anche se l’avversario è impelagato nella lotta per non retrocedere. (terz’ultimo).  

 

Opportunità anche per la Fiorentina                                                                                                         

Col Genoa al Franchi, nel posticipo serale di domenica,  per la Fiorentina ecco l’occasione per  migliorare la serie positiva che, fra l’altro, ha visto, in settimana,  il passaggio del turno in coppa Italia  pervenendo, così, alla semifinale da giocare con  l’Udinese.  Per i viola, con otto punti di vantaggio sulle  più dirette inseguitrici (Inter e Verona) la meta da raggiungere è il Napoli, ora, veramente a portata di mano e, di conseguenza, col Genoa, non sono ammesse distrazioni di sorta. 

 

Se l’Inter se non vince neppure adesso…                                                                                                              

Il calendario, almeno sulla carta,  dà una corposa mano all’Inter portandole a s. Siro il derelitto Catania, fanalino di coda che, nonostante il cambio e il ricambio dell’allenatore non è riuscito a risollevarsi. Ma da questa partita chi dovrà risollevarsi assolutamente sarà l’Inter, che, sfortunatamente  è entrata nell’occhio del ciclone anche come società per lo scambio mancato Guarin-Vucinic. a contratti ormai da firmare. Solo una vittoria potrà rasserenare l’ambiente nerazzurro in attesa, nei prossimi giorni,  dell’arrivo di qualche rinforzo. 

 

Torino  e Parma  per puntare in alto                                                                                                            

Torino e Parma, entrambe a pari punti (29),  hanno ormai mire europee e puntano ad intromettersi  fra Inter e Verona.

Per il Torino, non sarà facile battere l’Atalanta, reduce da due vittorie consecutive che l’hanno allontanata dai bassifondi, ed ora  è  col morale risollevato; ma i granata vogliono approfittare per  

tornare al successo  in casa propria che manca da prima di Natale.                                                           

Parma-Udinese: due squadre agli antipodi. Il Parma, (tre successi nelle ultime tre gare)  affronta, al Tardini,  l’Udinese, in campionato in caduta libera (tre sconfitte consecutive  su tre) mentre in coppa Italia ha avuto il merito di estromettere il Milan dalle semifinali: molto tonificante questo successo, pertanto, agli uomini di Donadoni servirà tutta l’abilità del ricostituito duo d’attacco Cassano-Amauri per superare quello di Guidolin,   Di Natale-Muriel. 

 

Seedorf scopre un Milan  peggiore  del previsto                                                                                                        

Dopo la cacciata di Allegri, la vittoria striminzita col Verona, se non altro, era sembrata bene augurante come avvio per il nuovo allenatore, nuovo a tutti gli effetti visto che non aveva mai allenato nessuna squadra;  e tutti davano per scontato il bis in coppa Italia in casa con l’Udinese, invece….è successo l’irreparabile e, a questo punto, per il Milan, estromesso dai friulani, l’unico trofeo rimasto è il più impossibile di tutti, ossia la Champions….. Questa battuta d’arresto infrasettimanale ha raggelato squadra, società e, soprattutto, i tifosi.  Forse ora e solo ora, ossia quando è tardi, tutti si rendono conto, finalmente, che l’organico, nel suo complesso, è piuttosto modesto o meglio non certamente degno della squadra più titolata al mondo (ancora per poco…).  La botte rossonera, dunque, finora ha continuato a dare  il vino che aveva: d’altronde, gli altolocati non possono fare le nozze coi fichi secchi (leggi prestiti o arrivi a costo zero) e, per quanto abile, neppure Berlusconi c’é riuscito,  però,  si continua di questo passo:  ultimo esempio Essien, vecchia gloria trentunenne, reduce da due gravi infortuni, mollato da Mourinho gratis… Buona fortuna a Seedorf, arrivato con tanto entusiasmo e con i ricordi ancora vividi dei trionfi passati  ma da giocatore…..

Una ulteriore battuta d’arresto in Sardegna per il Milan  significherebbe cominciare a preoccuparsi seriamente  per la classifica perché per un’ex grande squadra non c’è situazione peggiore che trovarsi impelagata in brutte acque. 

 

Sampdoria, è ora di vincere

Per la Sampdoria è ora di riprendere a fare punti perché i complimenti ricevuti dopo aver fatto soffrire la Juventus non hanno fatto classifica; col Bologna, terz’ultimo col Sassuolo, a Marassi c’è l’opportunità per dare un assestamento più tranquillizzante. 

 

Livorno-Sassuolo, è quasi uno spareggio                                                                                                                    

Se il Livorno, fanalino di coda insieme al Catania,  non dovesse battere  il Sassuolo, si metterebbe male e la sua classifica comincerebbe ad assumere contorni molto preoccupanti; per i labronici esordirà il nuovo allenatore Di Carlo al quale spetta l’onere di verificare se l’organico è da massima serie, perché, da quanto visto finora sembrerebbe di no.  Per il Sassuolo, Di Francesco dovrà, invece, assemblare un nuovo undici perché il suo patron Squinzi, amico di Berlusconi, ma a differenza sua, non ha lesinato a mettere mano al portafoglio rinforzando la squadra con elementi esperti della serie A. Grande assente fra gli emiliani, Berardi, pokerista distruttore del Milan e questa potrà essere anche una verifica di quanto valga il  Sassuolo senza il suo uomo migliore. 

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