Campionato. Scontri fra le prime quattro: fughe o rallentamenti?

ROMA – Sarà  una giornata con un mini campionato nel campionato: si incontrano, infatti,  le prime quattro di una classifica che, in funzione dei risultati di queste partite, potrebbe far registrare un aumento o una diminuzione degli attuali distacchi che, da tempo,  evidenziano una precisa scala di valori.

Juventus-Fiorentina a pranzo (12,30)                                                                                                                   

E’ un incontro che riparte da dove è finito quello rocambolesco  dell’andata quando la Fiorentina, in svantaggio di due reti alla fine del primo tempo,  con uno sprint  e una progressione incredibile, nello spazio di un quarto d’ora segnò quattro reti,  di cui tre opera di Giuseppe Rossi, appioppando alla Juve la prima e, finora, unica sconfitta;  c’é da aggiungere, poi, che da quella partita la Juve ha iniziato una lunga serie positiva che l’ha portata all’incontrastata vetta attuale. La Fiorentina, invece, da allora, ha avuto un andamento altalenante e si presenta a Torino, con una vittoria,  un pareggio e tre sconfitte, di cui due casalinghe particolarmente gravi (con Lazio e Inter) nelle ultime cinque partite.  Inutile aggiungere quanto tutti  i bianconeri, con Conte in testa,  sentano grande il desiderio di vendicare la partitaccia dell’andata, per cui è lecito attendersi che la ben nota foga bianconera sarà quanto meno raddoppiata.  

A margine dell’incontro registriamo che, anche questa settimana Antonio Conte ha trovato modo di polemizzare pubblicamente addirittura con Prandelli per la convocazione in nazionale di Chiellini, per la quale avrebbe preteso una telefonata in quanto il difensore era reduce da un infortunio. Il C.T. azzurro ribatteva che, avendo ricevuto l’ok dal medico dei bianconeri sullo stato fisico del capitano, non ravvedeva alcuna necessità di contatto con Conte. Quisquilie avrebbe apostrofato Totò in merito a questo ridicolo casus belli, acceso banalmente da un Conte ormai avvezzo a creare inutili polemiche, dall’alto della sua superiorità. Con una Juve che guarda tutti splendidamente dall’alto, senza rivali, perché mettersi contro prima a Capello ed ora a Prandelli ?   Cui prodest ? 

Napoli-Roma a cena (20,45)                                                                                                                           

E’ la classica del centro sud che chiude, nella serata di domenica, la ventisettesima giornata, quando entrambe le squadre saranno già a conoscenza del risultato di Juve-Fiorentina, molto importante per il  loro prosieguo. Soprattutto per  il Napoli, più o meno equidistante da chi avanza (la Roma a +6 con una partita in meno) e da chi lo insegue (la Fiorentina a – 7), Napoli che aspira sempre ad agguantare la Roma ma, proveniente da due insignificanti pareggi con squadre di basso calibro che hanno insinuato non poche perplessità nella tifoseria, risollevata solo per il superamento del turno di Europa League.  Gli uomini di Benitez, quindi, punteranno con decisione alla vittoria perché i  tre punti  valgono doppio, purtroppo, non solo per loro ma anche,  e forse di più ancora,  per la stessa Roma, bisognosa di riscattare il passo falso casalingo con l’Inter.  Ancora assente Totti fra i giallorossi che, però,  potranno contare sui rientri di Maicon e Florenzi; fra i partenopei ci sarà Higuain la cui assenza si è particolarmente avvertita domenica scorsa. 

Inter-Torino:  fugare le perplessità. Parma-Verona: fuori una ?                                                                                                                   

Questa partita si caratterizza per le assenze di ben sei calciatori per squalifica, due interisti e quattro granata ma, nel contempo, le due compagini rivenienti rispettivamente da due pareggi, l’Inter, e due sconfitte, il Torino, necessitano di rifarsi per chiarire ufficialmente le loro aspirazioni.  I nerazzurri, in particolare, con la Fiorentina in casa Juve, vorrebbero approfittare di un eventuale passo falso viola per portarsi ad un punto dai toscani, non trascurando anche lo scontro diretto fra Parma e Verona, per ora appaiate con gli stessi punti ma, da lunedì, una delle due potrebbe staccarsi dal gruppo dei pretendenti alla zona europea. Entrambe le partite, analogamente al quartetto di testa, potrebbero, quindi, influenzare, con i loro esiti finali,  la fascia della classifica al confine dell’Europa League. 

Lazio, non c’é due senza tre ?                                                                                                                          

Dopo due vittorie di seguito la Lazio, con l’Atalanta ospite all’Olimpico, punta decisamente alla terza, non solo per rinvigorire la classifica ma anche, e forse soprattutto, per frenare la contestazione a Lotito che, in occasione del precedente incontro casalingo col Sassuolo, si era fatta sentire parecchio.  Reja, con il recupero di Marchetti in porta potrà finalmente contare su tutti i titolari ma contro l’Atalanta, rinfrancata dalla vittoria di domenica col Chievo, non sarà tanto facile, specie se Denis, a secco da diverse partite, dovesse ritrovare la via del gol. 

Milan, in vista dell’Atletico a Madrid                                                                                                       

Il Milan, in settimana al centro dell’attenzione per le notizie giunte da oltre oceano per una possibile cessione della società, sabato sera (ore 18,00) anticiperà a Udine,  ma con la mente sarà già a Madrid, in vista dell’importante incontro di ritorno di Champions con l’Atletico, già vittorioso a Milano all’andata.  Più che lo scontro con l’Udinese, quello in terra spagnola, per i rossoneri costituirà l’ultima spiaggia per poter coltivare ancora qualche briciolo di speranza e proseguire nei quarti; ed è per questo che mezza squadra allo stadio “Friuli” sarà a riposo in panchina. Ma, se i rossoneri vogliono continuare ad aspirare nell’inserimento in Europa League, è indispensabile uscire vittoriosi anche da Udine, altrimenti il distacco da questa zona rischierebbe di diventare incolmabile. Per il Milan, dunque, tra sabato e martedì, si deciderà buona fetta del proprio futuro, quello immediato e quello della prossima stagione. 

Zona retrocessione                                                                                                                                      

Bologna-Sassuolo è il clou,  il derby dell’Emilia nel quale sono in gioco tre preziosissimi punti in una lotta fratricida nella quale per il Sassuolo del ritrovato Di Francesco (premiato quale miglior allenatore della serie B del precedente torneo) non esistono alternative alla vittoria per rinsanguare la classifica ma anche per risollevare il morale dopo l’inarrestabile precipizio di sconfitte, una dietro l’altra.  Il Bologna, da parte sua, vuole liberarsi del fiato grosso del  Chievo (gioca in casa col Genoa) e del Livorno  (a Marassi con la Sampdoria), che seguono ad un solo punto.  Più giù rimane anche  il Catania impegnato in casa col Cagliari, ringalluzzito dal sonante successo con l’Udinese,  e pure in questa partita non è pensabile alcun passo falso da parte dei siciliani i quali sono reduci da due trasferte consecutive senza punti con una classifica disperata assolutamente bisognosa d’essere mossa.               

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