Sorprese solo per le qualificazioni in Europa League. Roma vittoriosa, ma è sempre e solo Juve

ROMA – Più difficile del previsto per la capolista superare il derelitto Bologna ma, alla fine, o meglio al 64′, Pogba con un tiraccio dei suoi forava la rete emiliana consentendo di arrivare a quota 90 punti a quattro giornate dal termine. Scudetto sempre più vicino per i bianconeri di Conte i quali, pur senza brillare, per colpa di un avversario asserragliato nella propria area, sono riusciti, comunque,  a prevalere con il minimo scarto, grazie alla solita determinazione e voglia di vincere. 

Con otto punti di vantaggio a quattro giornate dalla fine, solo un cataclisma potrebbe bloccare la vittoria finale di un campionato stradominato dalla Juventus. Intanto, per le zebrette, giovedì prossimo, l’attenzione si sposta al Benfica per l’andata di semifinale di Europa League, poi si tornerà a pensare allo scudetto.    

 

Roma:  missione compiuta anche a Firenze

Ottava vittoria consecutiva per la Roma che passa anche a Firenze con un gol di Naiggolan, mantenendo invariato il distacco dalla Juve ma, soprattutto, acquisendo il diritto matematico all’accesso diretto alla Champions. E, al termine, il solito Garcia che non molla mai continua a parlare di speranze ancora intatte…..Onore alla Roma che, in sintonia con il suo allenatore,  fa pienamente il suo dovere e continua nella serie positiva, proprio come aveva fatto all’inizio del campionato. 

 

Solo un pari per il Napoli   

A  Udine,  il Napoli non ha confermato quanto di buono aveva fatto vedere una settimana fa contro la Lazio risentendo oltremodo dell’assenza di Higuain, visto che, dopo essere andato in vantaggio, ha sciupato malamente un paio di occasioni per chiudere l’incontro. Il rammarico dei partenopei non riguarda tanto i punti persi per la classifica che li vede al terzo posto  alquanto blindato, quanto per il mancato raggiungimento della decima vittoria fuori casa che avrebbe costituito un record.          Un errore di Reina ha vanificato il bel gol di Callejon e l’Udinese, venuta fuori bene nella ripresa ha meritato il pareggio e Benitez, alla fine,  ha commentato amaramente che “la mentalità vincente non è qualcosa che si compra al supermercato”, ovvero, o ce l’hai o non ce l’hai e il suo Napoli, da quanto visto, ancora non ce l’ha. 

 

Zona Europa League, che terremoto !  

Oltre allo stop della Fiorentina, è stata la giornata delle milanesi a determinare uno sconvolgimento di questa mini graduatoria che, grazie alla vittoria dell’Inter  a Parma e quella del Milan col Livorno, comincia a delinearsi verso un finale che si prevede tirato e incerto fino all’ultimo. L’interesse venuto a mancare per le primissime posizioni si è spostato verso quelle più immediate e la caccia ad un posto europeo, anche se non è in  Champions,  non è da buttar via per nessuno.   

 

Le milanesi lanciatissime

La battuta d’arresto della Fiorentina, con la contestuale vittoria delle milanesi, rimette in gioco anche il quinto posto.

Parma-Inter, un vero e proprio spareggio, si è concluso con la vittoria dei nerazzurri per 2-0 dopo che Cassano s’era visto parare un rigore da Handanovic che ha bissato quanto aveva fatto a Genova   la giornata precedente.  Con questa vittoria  la seconda consecutiva e lontano da S.Siro, gli uomini di Mazzarri  hanno ricacciato il Parma a cinque punti di distanza quando in tanti speravano in un sorpasso da parte degli emiliani, raggiunti, ora,  da un pimpante Milan che con un secco 3-0 ha liquidato il Livorno e tutte le polemiche societarie che avevano investito Seedorf. 

L’Inter appare  in piena fase di rilancio ma i rossoneri, alla quinta vittoria consecutiva (con 11 gol fatti e uno solo subito) non le sono da meno e  riconfermano le proprie ambizioni di poter acciuffare e superare i cugini, grazie anche al derby che ci sarà alla terzultima giornata.   

 

Lazio-Torino  pirotecnico 3-3                                                                                                                                   

Si è trattato di un super pari che, alla fine, ha scontentato tutti perché le due squadre hanno giocato all’inseguimento e, proprio quando il Torino, grazie al  gol di Immobile,  era ormai certo d’aver vinto, ad una manciata di secondi dal fischio finale, la Lazio, ancora con Candreva, rimediava alla sconfitta, masticando, però, amaro per i mancati tre punti che avrebbero consentito di continuare ad alimentare speranze verso il vecchio continente, staccando una delle diverse pretendenti.  

 

Risale il Verona   

Nell’altro scontro diretto,  il Verona ha espugnato Bergamo, cosa non da poco,  affiancandosi all’accoppiata Torino e Lazio e  riscattandosi  subito dalla batosta casalinga con la Fiorentina. Con un Toni in gran spolvero in coppia con Iturbe, gli uomini di Mandorlini rialzano prepotentemente la cresta. 

 

Zona retrocessione  

Con la vittoria di Genova, il Cagliari  ha fatto un bel passo avanti verso la salvezza, ponendosi a sei punti dal Chievo e a otto dalla zona bollente. Delle cinque maggiormente impelagate, tre hanno vinto e l’area salvezza ha subito un sussulto, soprattutto per quanto riguarda l’esito dello scontro diretto Chievo-Sassuolo, conclusosi con la vittoria  degli emiliani con un gol del ritrovato Berardi. Questo successo degli uomini di Di Francesco è doppiamente importante perché concomitante con le sconfitte del Livorno a Milano e del Bologna a Torino che viene agguantato e risucchiato verso l’inferno. Stessa situazione anche per il Chievo che, ad appena due punti più su, non può considerarsi per nulla tranquillo.  Per il momento, comunque, chi sta peggio è il Livorno, sempre battuto nelle ultime tre partite, mentre il Catania, tornato finalmente alla vittoria, trova ossigeno guadagnando posizioni su tre avversarie, anche se la sua situazione da ultima in classifica continua a permanere disperata.    

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