Il colore viola ……. in attesa di andare in “ritiro” con la Fiorentina Calcio “la viola”

FIRENZE – Il più grande dizionario mondiale delle parole e degli avvenimenti (e non solo) al colore viola da questo significato: Il colore viola (o violetto) è uno dei colori dello spettro che l’uomo riesce a vedere. È quello associato alla frequenza più alta ed alla lunghezza d’onda più corta compresa nell’intervallo tra i 420 e i 380 nanometri.

Prende il nome dal fiore omonimo di cui descrive il colore. In pittura si dice che il viola è un colore secondario, in quanto deriva dalla mescolanza dei colori primari blu e rosso. Superstizioni: Il viola è il colore dei paramenti liturgici usati nei periodi di purificazione penitenziale (Avvento e Quaresima). Durante i 40 giorni quaresimali, nel Medioevo venivano vietati tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si tenevano per le vie o le piazze delle città. Questo comportava per gli attori e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi economici. Non potendo lavorare, infatti, le compagnie teatrali non avevano guadagni e di conseguenza anche procurarsi il pane quotidiano era ardua impresa: per questo motivo in teatro e in televisione abiti e oggetti di colore viola sono tuttora considerati malauguranti e, nei limiti del possibile, evitati. In epoca preromana nei popoli centro-italici il colore viola era legato alle carestie e quindi precedeva l’attuazione del ver sacrum, da qui l’utilizzo del colore viola da parte dei romano-cristiani nei periodi precedenti un cambiamento o un rinnovo. Significato del colore: È conosciuto come il colore dello spirito e, in effetti, agisce sull’inconscio dando forza spirituale ed ispirazione. Questo colore rappresenta il valore medio tra terra e cielo, tra passione ed intelligenza, tra amore e saggezza.

È il colore della volontà di essere diversi, della metamorfosi, della transizione, ma anche della fascinazione erotica. Questo colore esprime un’energia pura, atavica: è una forza legata alla vitalità del rosso e all’intimo accoglimento dell’azzurro. È una colorazione insieme di attesa e di precognizione, ed eleva la coscienza umana fino al raggiungimento della pura luce bianca. È anche associato alla preghiera ed agli stati alterati di coscienza. Il colore viola è uno dei colori che emerge frequentemente nei disegni dei bambini. Rappresenta l’urgenza di esprimersi: il suo apparire frequente è in relazione a quella situazione ambientale che non consente al bambino di muoversi liberamente in tutti i settori per le regole o le norme di comportamento che gli vengono imposte. Tale situazione conflittuale insorge sia in famiglia che nella scuola e può investire nel bambino: a) la sfera del linguaggio; b) la sfera del comportamento; c) la sfera della libera espressione. (Alcuni passaggi estratti da: http://it.wikipedia.org/wiki/Viola_%28colore%29) .

Perchè la Fiorentina indossa il “colore viola” ?. Sveliamo l’arcano: i colori sociali erano inizialmente gli stessi di Firenze, ovvero il bianco ed il rosso.  La maglia da gioco era mezza bianca e mezza rossa. La caratteristica maglia viola con il il distintivo a sinistra sul petto raffigurante il giglio rosso in campo bianco simbolo e stemma di Firenze (da cui l’aggettivo gigliati con cui i giocatori della squadra vengono spesso citati) fu indossata ufficialmente il 22 settembre 1929 in una amichevole con la Roma. Si dice che le maglie viola furono adottate per un caso fortuito: le maglie biancorosse vennero mal lavate da una lavandaia in un fiume, stingendo e assumendo un colore violaceo. A tal proposito Indro Montanelli grande tifoso della Fiorentina ha sempre sostenuto che quel colore “appartenesse” alla città al di là dell’errore del lavandaio (una leggenda che a dire il vero si ripete nella storia di molte altre squadre) in quanto a suo giudizio furono proprio degli alchimisti fiorentini del trecento ad ottenere artificialmente il viola, attraverso la distillazione dei semi di oricello. I fiorentini si innamorarono subito di quel colore e fu deciso di adottarlo definitivamente.

Comunque sia il colore viola è sinonimo di intelligenza, conoscenza, devozione religiosa, santità, sobrietà, umiltà, penitenza, intuito, temperanza, nostalgia, astrazione. Nel Cristianesimo è rappresentativo dell’autorità e della regola sacerdotale, della verità, del digiuno e della penitenza; è il colore di Maria Maddalena. Nella Roma antica era il colore di Giove. E’ il colore con la frequenza e l’energia più alte dello spettro visibile. Il Viola è il limite verso ciò che non è percebile dai sensi ma solo dall’intuito. Leonardo Da Vinci riteneva che la sua capacità di meditazione e contemplazione si decuplicasse quando si trovava in una chiesa con i vetri Viola alle finestre. Non tutti sono in grado di percepire o tollerare questo colore: ciò è in relazione alla capacità di astrazione più o meno sviluppata. È il colore del cervello destro che rappresenta la capacità intuitiva, sintetica, percettiva, analogica, la quale ci collega al transpersonale. Il Viola ha un effetto ispirante, purifica la mente e stimola ad alti ideali.

 

Il conte di Saint-Germain (colui che secondo la leggenda egli avrebbe trovato il segreto della pietra filosofale, per cui, a detta di molti, non invecchiava mai e poteva trasformare il piombo in oro e ingrandire le gemme) usava la luce Viola purificata attraverso un cristallo di quarzo bianco per curare alcune malattie come la sciatica, la meningite, lo stress, la calvizie, la cefalea. Richard Wagner si circondava di drappi e oggetti Viola per favorire l’ispirazione che gli permetteva di comporre la sua musica. E’ il colore dell’ametista che favorisce l’autocontrollo. Nello yoga corrisponde al settimo chakra chiamato Sahasrara o loto dai mille petali; coordinato con la ghiandola pineale (Il settimo chakra, all’apice della testa, ci collega alla coscienza universale, svelandoci i disegni invisibili che organizzano, al di sopra dei pensieri e dei desideri umani, i fili del grande arazzo della realtà. L’apertura di questo chakra genera individui dall’intensa vita interiore ove la luce dello Spirito brilla sovrana. Siamo su un piano di spiritualità superiore ma molto personale, cioè non necessariamente collegato con una religione specifica: è un stato particolare dell’Essere non esprimibile verbalmente, che dona un senso di estrema interezza, chiarezza e serenità. La ghiandola pineale, che a livello fisico corrisponde a questo chakra, era anticamente considerata la sede dell’Anima). E’ importante sottolineare che il Viola ha un carattere astratto e spirituale: esiste un colore, il Porpora, che ha caratteristiche simili ma non spirituali, in quanto è il colore del potere più mondano, più adatto a regnanti o ai politici desiderosi.
Il prossimo “viaggio” tutti i “colori viola” sulle maglie di calcio nel mondo e …. non sono pochi/e.

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