Champions League: Chelsea, ‘vedi Napoli e poi muori’

ROMA – Anima e core! Il Napoli ci mette il cuore e qualcuno anche la testa (Campagnaro gioca tutta la partita con una vistosa fasciatura intorno al capo).

È la vittoria della passione, della fame (di vittoria), di una squadra e di una città intera, di un pubblico meraviglioso.

Grande primo tempo caratterizzato dall’intensità e dai goal segnati. Dopo alcune occasioni per il Napoli, è il Chelsea che azzecca la giocata e con un po’ di fortuna (svirgola malamente Cannavaro) la palla giunge sul piedino di Mata che davanti al portiere non fallisce.

A questo punto, si teme un crollo degli azzurri che invece hanno una sana ed immediata reazione e riescono a rifilare un uno-due ai Blues, prima con Lavezzi e poi con il matador Cavani. È il pocho l’uomo più decisivo della partita. L’argentino si muove abilmente tra le linee inglesi. E lo fa alla perfezione quando, nel secondo tempo, segue bene l’azione e sfrutta al massimo l’assist di Cavani siglando la sua doppietta personale ed il terzo goal per il Napoli, 3-1 che chiude il match.

Che la velocità degli attaccanti azzurri avrebbe messo in grande difficoltà la retroguardia del Chelsea, questo si sapeva, ma a tratti la difesa della squadra allenata da Villas Boas è davvero inguardabile.

Il Napoli gioca una partita molto attenta, i suoi esterni di difesa, Zuniga e Maggio, non scendono quasi mai ma quando lo fanno, mettono sotto pressione gli avversari. Come nel secondo tempo, quando il numero 11 partenopeo si vede respingere la palla proprio sulla linea di porta.

Ora bisognerà aspettare la trasferta di Londra per vedere se il miracolo sarà definitivamente compiuto.

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