Attentato Brindisi. L’attentatore chiede perdono. L’ho fatto perchè mi hanno truffato

BRINDISI – E’ arrivata in tarda serata dal gip del tribunale di Lecce, Ines Casciaro, la convalida del fermo per Giovanni Vantaggiato, l’imprenditore 68enne reo confesso dell’attentato di Brindisi del 19 maggio scorso in cui è rimasta uccisa la giovane Melissa Bassi.

Confermata quindi l’ipotesi di reato di strage in concorso con finalità di terrorismo, per cui la competenza dell’ inchiesta resterà della direzione distrettuale antimafia di Lecce.. L’uomo accompagnato dal suo legale è comparso in lacrime davanti ai magistrati e durante l’udienza di convalida ha ribadito la prima versione dei fatti fornita agli inquirenti. Ha acquistato da solo la materia prima in tre negozi della provincia di Lecce per preparare polvere pirica ed ha confezionato l’ordigno rudimentale acquisendo le istruzioni da una enciclopedia, alla voce ‘esplosivì, facendo anche una prova del ‘bottò in una stradina di campagna.

Vantaggiato, sempre dinanzi al gip del Tribunale di Lecce Ines Casciaro, ai pm Guglielmo Cataldi (Dda Lecce) e Milto De Nozza (Procura Brindisi)   ha  chiesto perdono alle sue vittime, ha perfino detto di voler scrivere una missiva ai genitori di Melissa. Ha poi cercato di dare una versione dei fatti il più plausibile possibile, dicendo che ce l’ha con il mondo intero e che il suo è stato un gesto dimostrativo perchè ha subito due truffe e il fatturato della sua azienda negli ultimi anni era diminuito.

Tuttavia come ha voluto ribadire il Dda di Lecce, Cataldo Motta “resta da indagare. Sono ancora molti i punti oscuri sui quali bisogna fare luce”.
 restano dei punti oscuri».

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