RIMINI – Un «finto» avvocato sconosciuto al Fisco è stato scoperto dalla Guardia di Finanza a Rimini: negli ultimi 5 anni non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi.
Si tratta di un 45enne, residente nelle città romagnola, nato all’estero dove aveva conseguito la laurea in legge, ma una volta in Italia non si è mai preoccupato di iscriversi all’ordine degli avvocati pur esercitando la professione, firmando consulenze legali e seguendo contenziosi amministrativi.
È stato un cliente a denunciare l’avvocato alla stazione navale della Guardia di Finanza di Rimini perchè per un contenzioso proprio con Equitalia, si era visto recapitare una parcella altissima. Ora, la Finanza segnalerà l’avvocato – sul conto del quale l’ordine professionale di Rimini ha dichiarato di non aver mai saputo dell’esistenza – alla polizia tributaria del comando provinciale della Gdf per ulteriori accertamenti e poi all’Agenzia delle Entrate. L’avvocato sconosciuto al fisco e all’ordine è uno dei 4 evasori totali scoperti in questi giorni dai militari delle Fiamme Gialle.
I militari del reparto operativo aeronavale hanno anche individuato a Rimini due officine per riparazioni auto completamente abusive e gestite da altrettanti riminesi. In particolare in una delle attività aveva dimensioni considerevoli ed era gestita da un dipendente di una società operante nel settore ambientale, che lavorava normalmente nel pomeriggio, al termine dell’orario d’ufficio, mentre nella mattinata impiegava, in nero, un meccanico pensionato. I locali utilizzati per l’attività sono stati sottoposte a sequestro. Scoperto anche un venditore abusivo di prodotti alimentari in trasferta dal sud Italia.
Nell’officina abusiva, i finanzieri vi hanno trovato anche il libro della documentazione extracontabile, foglietti su cui erano annotate le entrate e le uscite, che permetterà di ricostruire il volume d’affari e la conseguente evasione fiscale. Il giro d’affari comunque pare già consistente tanto che sono stati verbalizzanti 50 proprietari di automezzi che, probabilmente attratti dalla possibilità di poter eseguire lavori di riparazione alle proprie autovetture a cifre concorrenziali, avevano deciso di avvalersi dell’opera dell’artigiano abusivo. Per i proprietari delle auto sono scattati i verbali amministrativi per non essersi rivolti ad autofficine autorizzate.
Infine, per quanto riguarda l’abusivismo commerciale, i militari hanno eseguito il sequestro di merce per circa 1.000 pezzi, per un valore stimato di mercato pari a 2.500, nella zona del porto di Rimini. Si è trattato di uno dei tanti venditori abusivi di prodotti agro alimentari, in trasferta dalle regioni meridionali, completamente sconosciuto al fisco ed al quale sono stati sequestrati Kg. 150 di prodotti ortofrutticoli che sono stati consegnati per il consumo alla locale Caritas.