Rifiuti. Massimo Ciancimino indagato a Roma per riciclaggio

ROMA – Massimo Ciancimino e’ stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma per riciclaggio. Le indagini sono partite dal cosiddetto tesoro di don Vito. Al centro dell’inchiesta una discarica che si trova a Glina, in Romania.

Oltre al figlio di Don Vito Ciancimino sono indagate altre otto persone. L’inchiesta era partita per individuare il ‘tesoro’ dell’ex sindaco di Palermo. I carabinieri del Noe, guidati dal colonnello Sergio De Caprio, ovvero l’ex capitano ‘Ultimo’ autore dell’arresto di Totò Riina, hanno avviato una serie di perquisizioni in diverse città italiane. L’inchiesta, in particolare, ruota intorno alla discarica di Glina, in Romania, e su una serie di personaggi incaricati della sua vendita.

La discarica, di un valore di oltre 100 milioni di euro, secondo gli investigatori è riconducibile proprio a Massimo Ciancimino e farebbe parte del tesoro accumulato negli anni dal padre Don Vito quando era sindaco di Palermo. L’inchiesta della procura di Roma è coordinata dal procuratore capo Giuseppe Pignatone e dai sostituti Antonietta Picardi e Delia Cardia. La procura di Roma indaga anche su altre otto persone incaricate in questi anni di vendere e acquistare società che facevano capo sempre a Ciancimino junior. Gli gli indagati sono Raffaele Valente, Sergio Pileri, Romano Tronci, Claudio Imbriani, Santa Sidoti, Nunzio Rizzi, Gabrio Caraffini e Victor Dombrovschi.

Su mandato della Direzione distrettuale antimafia di Roma, inoltre  i carabinieri stanno effettuando delle perquisizioni anche a Lucca nell’ambito di un’indagine su quella che viene ritenuta la più grande discarica di rifiuti in Europa.  In più città di Italia e di Europa gli inquirenti avrebbero fatto scattare anche dei sequestri preventivi nei confronti dell’indagato.

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