
TERAMO – Il caporalmaggiore Salvatore Parolisi è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania Rea. La donna era stata uccisa con 35 coltellate il 18 aprile 2011 in un boschetto a Ripe di Civitella (Teramo).
La sentenza, emessa con il rito abbreviato, è stata emessa dal gup Marina Tommolini dopo circa quattro ore di camera di consiglio. Gli avvocati dell’imputato avevano chiesto l’assoluzione con formula piena. Parolisi era stato arrestato una prima volta a seguito di un provvedimento di custodia cautelare emesso il 18 luglio 2011, quando la competenza sulle indagini era ancora della Procura di Ascoli Piceno. Successivamente fu raggiunto, il 2 agosto dello stesso anno, da analoga misura restrittiva emessa dal gip di Teramo Giovanni Cirillo. Da allora è detenuto nel carcere Castrogno del capoluogo.
Il giudice Tommolini ha anche disposto una provvisionale di un milione di euro a favore della piccola Vittoria e 500mila euro ciascuno per i genitori di Melania. Confermate tutte le accuse dei Pm a carico di Parolisi che doveva rispondere di omicidio pluriaggravato dalla minorata difesa, vilipendio e deturpamento di cadavere. Con il rito abbreviato il caporalmaggiore è stato condannato all’ergastolo senza isolamento diurno. Per quanto riguarda le pene accessorie, il giudice Tommolini ha disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione perpetua della potestà genitoriale. Parolisi non era in aula alla lettura del dispositivo. Quando è arrivato e ha saputo della condanna gli hanno chiesto se voleva che venisse riletta: ha risposto di no.