ROMA – La risposta del governo alla mobilitazione di studenti e insegnanti di mercoledì scorso «è stata inqualificabile, come di chi sa di essere nel torto».
Questo il giudizio del Coordinamento delle scuole di Roma, secondo cui «la gestione della piazza da parte delle forze di polizia è andata al di là dei compiti istituzionali loro assegnati (che, fra l’altro, dovrebbero essere proprio quelli di garantire ai cittadini il pieno esercizio della loro libertà di espressione e manifestazione pubblica delle proprie idee».
«Da cittadini, docenti ed educatori riteniamo che rispondere a manganellate alla protesta di migliaia di studenti e lavoratori faccia pensare, purtroppo, ad altre tristi stagioni della nostra storia repubblicana – si legge nella nota del Coordinamento – Di fronte allo spettacolo miserevole della politica parlamentare di questi anni, fatto di corruzione, scadimento morale e becero affarismo, ben altra risposta dovrebbe arrivare dalle istituzioni repubblicane al contributo di rinnovamento che migliaia di giovani, animati da disinteresse personale e passione civile, stanno dando collettivamente in questi giorni». «Siamo contrari alle politiche di austerità e continueremo a gridarlo nelle piazze, esercitando il nostro diritto a manifestare. Noi abbiamo dalla nostra parte la forza della ragione, e continueremo ad insegnare nelle nostre scuole che è con la forza della ragione che si vince – conclude il comunicato – Esprimiamo solidarietà alle studentesse e agli studenti pestate/i e fermate/i.
Chiediamo l’immediata scarcerazione di tutti gli arrestati e il ritiro delle denunce».