VENEZIA – Continuano i tragici eventi del suicidio legati alla crisi economica. Due fatti allarmanti si registrano nel Veneto, dove due donne, un’insegnante precaria e una disoccupata hanno deciso di togliersi la vita.
Alla base del folle gesto emerge inequivocabilmente il disagio e l’incertezza perenne nell’ambito occupazionale. Un fenomeno che aveva travolto entrambe le donne.
Maria di 40 anni, avrebbe dovuto prendere un volo domenica sera per far raggiungere i familiari a Palermo, ma l’aereo era guasto e così la compagnia gli ha offerto una stanza in un hotel a Treviso nell’attesa di ripartire il giorno dopo. Maria proprio in questa stanza ha deciso di farla finita gettandosi nel vuoto. Inutile l’arrivo dei soccorsi. La donna, che insegnava inglese in una scuola media e a breve avrebbe dovuto affrontare gli esami per la cattedra, è deceduta sul colpo.
Altro suicidio a Venezia, nel sestriere di Castello, dove una donna di appena 41 anni ha deciso di farla finita perchè da mesi non riusciva a trovare lavoro. Domenica pomeriggio, probabilmente in preda allo sconforto, ha preso una corda e si è impiccata nella porta d’ingresso della sua abitazione. Da mesi era disposta a tutto pur di lavorare. Alla base del gesto estremo, l’affannosa ricerca di un posto che le permettesse di sopravvivere e che non arrivava mai.