Ostia. Domenica 21 flash mob: “Per Michela e per tutte le altre rompiamo il silenzio”

ROMA – Basta col femminicidio. Basta violenza sulle donne. E’ la società civile a chiederlo. Michela Fioretti è solo l’ultima di una lunga lista di donne uccise dai propri compagni.

Per questo motivo domenica 21 aprile è stato organizzato un flash mob, “Per Michela e per tutte le altre rompiamo il silenzio”. L’appuntamento è alle 10.30 al Pontile di Ostia (Piazzale dei Ravvenati). “Invitiamo tutte le donne e tutti gli uomini a partecipare, per dire basta alla violenza di genere sulle donne”, si legge in un comunicato che sta girando in queste ore sul web. E ancora “Una donna morta ammazzata per mano del proprio compagno ogni tre giorni. Un’escalation che non accenna a fermarsi. Il bollettino di guerra degli ultimi giorni parla chiaro: due donne uccise e una sfigurata con l’acido. In soli tre giorni. L’ultima vittima, giovedì sera, ad Acilia. Michela, questo il suo nome donna, è stata freddata con una scarica di proiettili dall’ex marito mentre si trovava in macchina. Lascia due bambine piccole”.

Zingaretti dichiara a seguito dell’omicidio di Michela Fioretti: “Michela Fioretti era una madre amorevole e un donna tenace e appassionata che svolgeva con professionalità il suo lavoro nell’Ospedale Grassi di Ostia. Oggi Michela non c’è più, uccisa da una violenza folle e inumana. Esprimo la mia vicinanza e il mio profondo cordoglio alla famiglia di Michela Fioretti, ai suoi colleghi dell’ospedale Grassi di Ostia, a quanti le volevano bene. Di fronte a quanto avvenuto le Istituzioni non possono restare indifferenti. Occorre una battaglia culturale per impedire in ogni modo che possano avvenire morti così assurde e inaccettabili e, in questa battaglia non c’è dubbio che occorrano leggi più chiare e più dure per dare sicurezza alle vittime e per combattere la piaga sociale della violenza domestica, caratterizzata dalla prevaricazione degli uomini sulle donne, che rischia di sfociare, purtroppo in molti casi, nel femminicidio. La Regione Lazio sarà vicina alle due piccole figlie di Michela anche con un sostegno economico concreto attivando forme di assistenza sia per la formazione che per la sussistenza delle due bimbe”. 

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