Lavoro. A Rimini stagionali assediano centri impiego

RIMINI – Centri per l’impiego ‘assaltatì oggi a Rimini e Cesenatico dai lavoratori stagionali soprattutto stranieri, che chiedono il sussidio di disoccupazione mini Aspi. Con la stagione balneare ormai alla fine, «anche questa mattina davanti ai Centri per l’impiego di Rimini e Cesenatico centinaia e centinaia sono i lavoratori in fila già dalle prime luci dell’alba.

Gli impiegati dei Cpi (pochi e subissati di lavoro) sono lasciati soli dagli enti e dalle istituzioni preposte», denunciano Adl-Cobas e associazione Rumori sinistri parlando di situazione di «emergenza». Criticando la riforma Fornero per le modifiche sull’indennità di disoccupazione e «i pochi controlli» contro il lavoro sfruttato, le due sigle confermano che «i Centri per l’Impiego di fatto sono bloccati nella mera funzione anagrafica e soprattutto privi di risorse umane (assunzioni bloccate, precariato decennale, cancellazione degli enti provinciali) per poter fronteggiare l’emergenza che si sta creando nella riviera romagnola e nei territori a vocazione turistico/balneare». Tiene banco la questione del modulo di domicilio che gli stranieri dovevano presentare ai Centri per l’impiego per dimostrare che dopo la stagione non tornano al Paese d’origine e, così, poter ottenere il sussidio. La questione è già approdata in Regione (il Pdl ha interrogato la giunta e si è scagliato contro le semplici autocertificazioni dei lavoratori) e oggi Adl-Cobas e Rumori Sinistri osservano: «Se mai avverranno i controlli per verificare i domicili e la presenza sul territorio dello Stato italiano delle migliaia di lavoratori stagionali che stanno assediando i Cpi romagnoli, i pochi controlli che avverranno colpiranno le vittime del lavoro gravemente sfruttato». (DIRE)

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