“Sì, sono stato io. Ho agito da solo”. Questa è la confessione di Giorgio Palmieri, 56 anni, pregiudicato di Torino, arrivata questa notte. Responsabile del triplice omicidio avvenuto nella villetta di Caselle Torinese il 3 gennaio.
Palmieri è il compagna della ex domestica, Dorotea De Pippo, allontanata dalla famiglia Allione alcuni mesi fa per il sospetto del furto di una collanina d’oro. La donna ha lavorato per un periodo, più o meno breve, nella villetta degli Allione. L’uomo, che con la convivente ha una figlia di 18 anni, è stato bloccato dall’analisi dei tabulati telefonici e dallo studio delle celle agganciate dal suo cellulare il giorno dei delitti. Sandro Ausiello afferma «La ricostruzione nella confessione di Palmieri converge con gli elementi raccolti finora dagli investigatori» ma «le indagini proseguono per determinare l’esatta dinamica e accertare se ci siano altre persone coinvolte», ha aggiunto. Dalla ricostruzione dei carabinieri, venerdì scorso Palmieri, verso le 19.15, è andato alla villetta di Caselle per parlare con la famiglia Allione. All’inizio voleva spiegare l’impossibilità di restituire il prestito di circa 500 euro ricevuto in passato e con il proposito di rubare altro denaro. A quel punto sarebbe scattata una lite. L’uomo preso dalla discussione, decide di colpirli con il tagliacarte, comprato poco prima. Toglie la vita prima a Claudio Allione, 66 anni, ex impiegato Sagat; poi sua moglie, Maria Angela Greggio, professoressa in pensione di 65 anni arrivata in soccorso del marito ed infine, verso la via di fuga, assassina Emilia Campo Dall’Orto, madre 93enne della donna. La salma dell’anziana era nascosto da una coperta, elemento che da subito ha indicato che l’assassino conosceva le vittime. Prima di andar via Palmieri ha portato via 100 euro. Le anime sono state trovate la mattina seguente da un amico del figlio e nipote delle vittime, Maurizio Allione. Le ricerche sono state condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Torino, sotto la direzione della Procura di Torino e con il contributo dei carabinieri del Ros e del Ris di Parma.