ROMA – “Sono passati esattamente cinque anni dal terremoto che ha colpito L’Aquila e il suo territorio”, ha detto Papa Francesco dopo la preghiera mariana in Piazza San Pietro. “In questo momento – ha proseguito – vogliamo unirci a quella comunità che ha tanto sofferto, che ancora soffre, lotta e spera, con tanta fiducia in Dio e nella Madonna”.
Una ricorrenza satura di nostalgia e angosciante consapevolezza quella di oggi, che il Pontefice ha voluto ricordare in occasione della Santa Messa per la quinta domenica di Quaresima celebrata sul Sagrato della Basilica Vaticana, seguita come sempre dalla preghiera dell’Angelus. Nessuna parola circa il capitalismo dei disastri, niente sullo stato d’emergenza, solo parole toccanti per ricordare “tutte quelle vittime che ora vivono nella pace del Signore” e un breve appello per “la resurrezione materiale e spirituale del popolo Aquilano”.
Ha rivolto un pensiero anche per ricordare la commemorazione del XX anniversario dell’inizio del genocidio perpetrato contro i Tutsi nel 1994, che si terrà lunedì in Ruanda. “In questa circostanza – ha affermato – desidero esprimere la mia paterna vicinanza al popolo ruandese, incoraggiandolo a continuare, con determinazione e speranza, il processo di riconciliazione che ha già manifestato i suoi frutti, e l’impegno di ricostruzione umana e spirituale del Paese”. Proseguendo “A tutti dico: Non abbiate paura! Sulla roccia del Vangelo costruite la vostra società, nell’amore e nella concordia, perché solo così si genera una pace duratura! Invoco su tutta la cara Nazione ruandese la materna protezione di Nostra Signora di Kibeho”.
Al termine dell’Angelus decine di migliaia di copie tascabili del Vangelo sono state distribuite in Piazza San Pietro, un dono che il Pontefice ha preferito chiamare il “suo gesto semplice” per i fedeli. “Nelle scorse domeniche – ha detto – ho suggerito di procurarsi un piccolo Vangelo, da portare con sé durante la giornata, per poterlo leggere spesso”.
“Poi – ha proseguito – ho ripensato all’antica tradizione della Chiesa, durante la Quaresima, di consegnare il Vangelo ai catecumeni, a coloro che si preparano al battesimo. Allora oggi voglio offrire a voi che siete in piazza – ma come segno per tutti – un Vangelo tascabile”. “Vi sarà distribuito gratuitamente – ha aggiunto, dopo averlo mostrato alla folla -. Ci sono posti in piazza per questa distribuzione. Avvicinatevi e prendete il Vangelo Prendetelo, portatelo con voi, e leggetelo ogni giorno: è proprio Gesù che vi parla! E’ la parola di Gesù! E come Lui vi dico: gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date! Date il messaggio del Vangelo. Ma forse alcuni di voi non credono che sia gratuito. Vi chiedo una cosa: In cambio di questo dono, fate un atto di carità, un gesto di amore gratuito. Una preghiera per i nemici, un atto di riconciliazione, qualcosa”.
“Oggi si può leggere il Vangelo anche con tanti strumenti tecnologici – ha detto ancora Bergoglio -. Si può portare con sé la Bibbia intera in un telefonino, in un tablet. L’importante è leggere la Parola di Dio, con tutti i mezzi, l’importante è leggere la Parola di Dio, è Gesù che ci parla lì, e accoglierla con cuore aperto. Allora il buon seme porterà frutto!”.