Tragedia familiare nel nuorese. Spara alla moglie e poi si uccide

NUORO – Sarà eseguita fra oggi pomeriggio e domani l’autopsia di Alessandro Mula, 38 anni, e di sua moglie Sara Coinu, di 35, trovati morti ieri sera attorno alle 20 nella loro casa di Oliena, paese a una decina di chilometri da Nuoro.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Nuoro, Mula, barelliere all’ospedale San Francesco e cacciatore per passione, ha ucciso con almeno tre colpi di pistola, una calibro 9 regolarmente denunciata, la moglie, raggiunta dai proiettili al fianco e all’addome, probabilmente dopo una delle sempre più frequenti liti che stavano avvelenando una coppia sposata da oltre un decennio e che aveva un figlio di 10 anni. L’uomo ha poi rivolto l’arma contro di sè e si è sparato in testa. L’omicidio-suicidio risale a poco dopo le 6 di ieri, al rientro dalla festa di San Lussorio celebrata sabato sera in paese. L’autopsia rivelerà se Mula era alterato dall’alcol al momento del delitto.

L’incarico al medico legale Vindice Mingioni sarà affidato stamane dal pm di Nuoro Andrea Schirra, che coordina le indagini. Il figlio della coppia non era in casa: dormiva dai nonni, come accadeva quando i genitori partecipavano alla festa del paese. Nessuno sembra aver sentito i colpi sparati nell’abitazione di via Ciusa. Le testimonianze raccolte dagli inquirenti riferiscono, invece, di un clima di tensione fra Mula e sua moglie, che aiutava la madre nel negozio di alimentari di famiglia, ma la coppia era molto riservata. A scoprire i cadaveri è stato il fratello della donna, che per tutta la giornata non aveva avuto notizie ed era andato a controllare. 

Oltre alla pistola, il cacciatore deteneva regolarmente due fucili. La sua passione per le armi è documentata sul profilo Facebook in cui compaiono foto della coppia, abbracciata e sorridente, e anche qualcuna che ritrae Mula che imbraccia un fucile. I compaesani descrivono il barelliere come una persona simpatica e gioviale, memori anche della sua partecipazione, in primavera a una sorta di parodia del «Grande fratello», reality in versione pastorale trasmesso in diretta streaming da un ovile, dove Mula aveva deciso di farsi riprendere assieme a un gruppo di amici, con lo pseudonimo di «Ciste».

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