Nastri d’argento. Laura Delli Colli: “Vorremmo che ‘Salvo’ fosse la nostra bandiera”

ROMA – I Nastri d’Argento – quest’anno alla 67ma edizione – sono un Premio di interesse culturale nazionale realizzato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, guidato da un direttivo del quale fanno parte i rappresentanti di alcune importanti testate giornalistiche, eletti dagli iscritti.

I Nastri vengono assegnati dal 1946 sulla base di un voto per referendum notarile tra i giornalisti cinematografici. Il “Nastro dell’anno” ,come i premi speciali, è scelto dal Direttivo che seleziona anche le “cinquine” dei candidati.

Il Nastro è certamente uno dei riconoscimenti al top per il cinema italiano, divenuto sempre più importante e significativo, malgrado la crisi, grazie allo sforzo del Sindacato dei giornalisti cinematografici – SNGCI –   sinonimo di  passione straordinaria, nella persona di Laura Delli Colli, del suo direttivo, che ogni anno si inventa qualcosa di nuovo e di efficace, esempio concreto di sopravvivenza meritocratica, vale a dire amore, disinteresse e capacità creativa: l’arte è sinonimo di vita, una società senza artisti sarebbe infelice. 

Il Sindacato dei giornalisti cinematografici nel fare il bilancio della stagione si è chiesto se il cinema sia salvo e la risposta degli addetti ai lavori oggi è stata questa: “Vale, purtroppo, la foto di gruppo che il cinema ci ha consegnato già un anno fa: incassi al minimo storico, fuga dalle sale, crisi non solo economica a fronte di un’indiscutibile qualità internazionale di alcuni film e, insieme, di molte piacevoli scoperte. Le “cinquine” sono la sintesi di un “meglio” che ha sacrificato un po’ i “grandi” cercando il nuovo, quest’anno più di sempre, anche tra i tecnici e perfino tra musica e canzoni, grandi protagoniste ormai anche nel “cast” delle commedie.

Il bilancio è scritto nelle candidature e nel grande sforzo collettivo che il SNGCI per primo, come le associazioni, i premi, i festival grandi e piccoli e in genere la spinta sempre più necessaria per la promozione affrontano tra mille difficoltà, nella crisi generale, per dar visibilità al cast di un cinema che all’estero, comunque, riesce a farsi apprezzare anche quando è molto “piccolo”.  

Il caso di Salvo applaudito e premiato a Cannes è emblematico e per questo, oltre la lunga lista delle candidature, oltre le difficoltà economiche, le assenze e le polemiche, e l’appello al nuovo Ministro, da cui anche questa stagione è stata inevitabilmente segnata, a Roma i Nastri hanno scelto di avere, ospiti d’onore della serata al MAXXI, Fabio Grassadonia, Antonio Piazza, autori di Salvo e i due produttori, Fabrizio Mosca e Massimo Cristaldi, che hanno rischiato su un progetto di qualità, vincente alla fine come lo è stato il cortometraggio, Rita, segnalato due anni fa dal Sngci, dal quale il progetto del film è nato. 

Vorremmo che Salvo fosse quest’anno la nostra “bandiera”, accanto ai grandi successi anche internazionali il simbolo di un  cinema che il pubblico dimostra di amare a volte anche più delle istituzioni, dei critici e anche dei giornali…”

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