Globe theatre. “Enrico V”. Da non mancare. Recensione

ROMA – Il Globe continua a far sognare. Le invenzioni sceniche si succedono come le ore del giorno, regalando ombre, colori suggestioni sempre diverse. Esiste forse una magia del Globe capace di ispirare chi ha la fortuna di calpestare il suo palcoscenico? Forse sì. Mai visto un Daniele Pecci tanto ispirato e al contempo naturale, passionale, travolgente. Il tempo culla i talenti ma qui si va oltre.

Il Globe presenta Enrico V testo celebrativo del Globe per antonomasia. “In esso coesistono” ricorda Pecci, “prima di tutto, come nella migliore tradizione del dramma storico elementi epici … e dall’altra il racconto e il linguaggio cosiddetto ‘basso’ della commedia quasi farsesca, per i personaggi della combriccola di Falstaff, e addirittura elementi squisitamente eufuistici, come nel corteggiamento della bella Caterina di Francia nella parte finale del dramma, che ci ricorda i migliori momenti di ‘Molto rumore per nulla’ e soprattutto del magnifico ‘Pene d’amor perdute’”.

Dramma poco rappresentato, proprio perché intimamente legato al Globe. Pensato da Shakespeare per il teatro elisabettiano tanto da essere “citato” nel testo con la famosa battuta del coro “possiamo forse far entrare in questa ‘O’ di legno anche i soli elmi, che quel giorno, atterrirono l’aria di Azincourt?”. E qui, ecco entrare in gioco un altro elemento pregevole, il Coro, capace di impreziosire questa messa in scena rendendola unica. Un Coro che prende forma grazie alla voce e alle movenze di Carlo Valli. Una voce che addolcisce il più aspro dei cuori, che traghetta la ragione nell’immaginario del Bardo come nessun altro potrebbe fare. Prende per mano lo spettatore, lo fa accomodare al centro del palco del Globe e lo trasforma a suo piacimento in un campo di battaglia o in un palazzo reale. Carlo Valli indossa un elegante abito di sartoria, fuma la pipa e cammina tra le tende dell’accampamento dei soldati che in quel momento diventano la sola realtà possibile. Un’altra magia del Globe? Sicuramente.

Il cast è stellare, potrebbe esserlo per i nomi ma qui parliamo di recitazione, la più alta. Non una sola nota stride, tutto si completa e si compone in un dramma che affascina e coinvolge. Le voci dei protagonisti sono note attraverso le quali si modula la voce di William Shakespeare. 

I costumi di scena, come sempre al Globe, sono anch’essi protagonisti, in questo caso non per invenzione ma per solidità, non per estro ma per realismo. Una presenza non squillante ma così imponente da trascinare sguardo e immaginario nella battaglia di Azincourt. Il resto, come dice Daniele Pecci, “è un’invenzione; così come il teatro semplice vuole.”

ENRICO V

21 luglio – 6 agosto ore 21.15

Silvano Toti Globe Theatre

REGIA  Daniele Pecci

ADATTAMENTO   Daniele Pecci

ATTORI  Sergio Basile, Marco Bonadei, Alessio D’amico, Pierpaolo De Mejo, Pietro De Silva, Maurizio Di Carmine,  Mariachiara Di Mitri, Martino Duane, Vito Favata, 

Sebastian Gimelli Morosini, Gianluca Gobbi, Marco Imparato, Roberto Mantovani, Daniele Pecci, Raffaele Proietti, Mauro Racanati, Mauro Santopietro, Francesca Romana Succi, Antonio Tintis

CORO   Carlo Valli

SCENE E COSTUMI  Susanna Proietti

MUSICHE  Patrizio Maria D’Artista

AIUTO REGIA  Raffaele Latagliata

DISEGNO LUCI  Umile Vainieri

PROGETTO FONICO  Franco Patimo

PRODOTTO da Politeama srl

Silvano Toti Globe Theatre

Direzione artistica Gigi Proietti

Largo Aqua Felix, 00197 Roma RM (Villa Borghese)
Botteghino: V.le P. Canonica
tutti i giorni dalle 15.30 alle 19,
nei giorni di spettacolo fino alle 21.15– chiuso il 15 agosto.
Info 06 06 08 – Prevendite abituali 

 

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