Settore legno e arredo. Sciopero nazionale per il rinnovo del contratto

ROMA – Stop al settore del legno/arredo: domani è in programma la mobilitazione nazionale del comparto, con quattro ore di sciopero, decisa dai sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, ad eccezione di alcune regioni che sciopereranno il 10 giugno.

La protesta, che si articolerà  a livello territoriale e culminerà  lunedì 17 giugno con un presidio presso  la sede di Federlegno, a Milano, arriva dopo la sospensione della trattativa per il rinnovo a seguito a quanto deciso dalle tantissime assemblee che si sono svolte in queste settimane nelle aziende del settore in tutta Italia. “Il contratto del legno è scaduto il 31 marzo scorso – spiegano i segretari nazionali di Feneal, Filca e Fillea, Pascucci, Acciai e Meschieri – e ci sono 370mila addetti in attesa del rinnovo. La decisione di Federlegno/Arredo è certamente da stigmatizzare: la nostra controparte si è assunta una responsabilità  gravissima e ad oggi non è in grado di porre soluzioni che permettano una rapida conclusione del contratto”. Dall’inizio della crisi sono spariti 52mila addetti e 10mila aziende. La Cassa integrazione ha fatto registrare un aumento del 700% e il calo della domanda interna è pari al 40%. Il provvedimento varato recentemente dal governo, anche grazie alle iniziative congiunte e al protocollo sottoscritto da Feneal, Filca, Fillea e Federlegno, e che ha inserito gli arredi nelle detrazioni Irpef del 50% previste per le ristrutturazioni,  dovrebbe evitare di subire la perdita prevista per il 2013. Per i sindacati, però, “il settore dovrebbe puntare sulla qualità  dei prodotti e sulla promozione ed il rafforzamento del Made in Italy, mentre da parte datoriale – spiegano i tre segretari nazionali – si vuole essere concorrenziali scegliendo la strada più semplice, vale a dire aumentando la flessibilità , gestendo gli orari in modo unilaterale e, possibilmente, riducendo il salario. Una ‘strategia’ che respingiamo al mittente ed osteggiamo con forza”, concludono gli esponenti di Feneal, Filca e Fillea

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