Francia. Lo spettro dell’estrema destra sempre più concreto. Ump e Fn meglio dei socialisti

Dai sondaggi quello di Le Pen è il secondo partito nazionale. Gli Skin Head delle periferie preoccupano

PARIGI – Nubi sul Partito Socialista Francese. Secondo un sondaggio fatto da YouGov realizzato per l’Huffington Post e Itélé in vista delle elezioni Europee, in programma il prossimo anno, ci sarà una decisa svolta a destra alle prossime urne.

Secondo quanto mostrato, il Partito dell’attuale presidente della Repubblica Francese François Hollande sarebbe il terzo partito in ordine di consenso (15%). Ps che secondo le intenzioni di voto sarebbe dietro alla destra democratica dell’Ump, il partito che fù di Sarkozy e che è attualmente capitanato da Copé (27,8%) e alla sorprendente quanto inquietante ascesa del partito di estrema destra di Marine Le Pen (Fn al 18%), la stessa leader a cui è stata revocata l’immunità parlamentare europea per poter esser giudicata in Patria per istigazione all’odio Razziale (nel 2010 le preghiere musulmane in strada all’occupazione nazista del suolo francese).

In termini di paragone con le precedenti elezioni europee, stravinte dall’Ump e dai partiti di centro, si tratterebbe di una debacle in piena regola per il governo di Ayrault. Che potrebbe subire uno scossone poco salubre per la tenuta dell’Esecutivo transalpino. In Partito Socialista perderebbe infatti il secondo posto guadagnato alle precedenti consultazioni con il 16,4% (distanziando l’altro partito di sinistra EELV dello 0,2%). Il Front National registrerebbe un incremento di 12 punti percentuali rispetto alle precedenti consultazioni europee. Praticamente simile al Front de Gauche, che registra un trend positivo del 9%.

Quello che emerge è che l’elettorato della sinistra si suddivide, prosciugando il serbatoio dell’elettorato del Partito Socialista. Con conseguente miraggio di vittoria e di raccolta di consenso per Hollande. Che comunque può contare su un miglioramento della sua popolarità personale (21% con un + 2% rispetto al mese scorso). Rimane stabile invece il capo del governo Jean-Marc Ayrault (18%). Tre punti in meno di Marine Le Pen, appollaiata al 21% dei consensi, esattamente come Hollande, e sorpassata dal ministro degli interni e membro più popolare del governo Manuel Valls (32%) spesso oggetto di critiche da parte dell’opposizione, ma anche baluardo difensivo in prima linea durante le azioni di violenza sociale che sempre più violentemente e sempre più spesso stanno agitando la Francia.

In molti ricorderanno l’ultima follia ai danni di un 18 attivista francese della sinitra nonchè matricola alla facoltà di scienze politiche, Clément Méric, ucciso a colpi di di pugno di ferro, mentre si trovava in un mercatino di abiti usati lo scorso 4 giugno, a Parigi, non lontano dalla stazione di Saint Lazare. Così come l’immolarsi dello storico francese di estrema destra Dominique Venner, che si è sparato dinanzi all’altare di Notre Dame per protestare contro i matrimoni gay e contro la colonizzazione da parte degli islamici della Francia. Serve un gesto “risveglio per le coscienze anestetizzate” scrisse poco prima del folle gesto.

Tutti episodi che hanno fatto muovere l’esecutivo, che ha “minacciato” la possibilità che vengano messi al bando i partiti di estrema destra. Una procedura che a breve potrebbe mettere al bando tutti i gruppi neo-fascisti ”contrari ai valori della Repubblica”. Un’azione che alla luce dei risultati elettorali appare anche motivata. Soprattutto se, come sottolineano gli esperti francesi, la questione è tutt’altro che lontana dal sopirsi. Dietro al successo del Front National, infatti, ci sarebbe un processo di “esorcizzazione” dai piccoli gruppi di estrema destra del partito della Le Pen, certamente “pericolosa” per le sue idee estremiste e razziste, ma lontana dall’esser considerata pericolosa dal punto di vista delle violenze. Quel che più preoccupano però sono i gruppi di estrema destra che sorgono alla destra del Fn. Per intenderci quei gruppi violenti, da cui ha preso distanza la Le Pen e che si starebbero macchiando di delitti e di violenze nelle periferie francesi. Una di queste è la “terza via” (o Troisième Voie) una piccola associazione della galassia delle associazioni di estrema destra che sta sempre più ribollendo nelle banlieu francesi. Proprio quest’ultima aveva accolto tra le sue fila Esteban Morillo, il pricipale accusato di essere l’autore materiale dell’omicidio di Méric e la compagna Katia sua complice. Oltre alla “Terza via” tra le più conosciute negli ambienti rivoluzionari, ci sarebbe anche la gioventù nazionalista rivoluzionaria (Jnr), creato nel 1987 da Serge Ayoub, (chiamato il “Batskin”) e che fu tra i primi imputati per l’omicidio di Méric. Tutti Skin Head. Poi c’è il Gud che offre idee dello stesso stampo ma un altro “dress code”, uno stile di abbigliamento alternativo. L’identikit del nuovo attivista, secondo gli studiosi transalpini, sono giovani che hanno abbandonato i loro studi, provenienti da aree industriali, disoccupati e agiati nel benessere.

Un bacino potenzialmente ben fornito dove far covare rancore e odio che sta cominciando a far preoccupare il governo francese e che sta cominciando a manifestarsi anche nelle intenzioni di voto della gente comune. Un problema in più, considerati i nuovi episodi in auge in tutta europa, che dovrà essere affrontata dall’Europa. Nata sulle ceneri di conflitti e ideologie, che complice la crisi economica, si stanno riaffacciando sul panorama internazionale.

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