Aereo dirottato a Malta, sequestratori con bomba e due pistole

LA VALLETTA – Una bomba a mano e due pistole: questo l’armamento dei due dirottatori del volo Sebha-Tripoli della compagnia libica Afriqiyah Airways atterrato oggi a Malta.

Lo ha detto il primo ministro maltese, Joseph Muscat, durante una conferenza stampa al termine della crisi che per quattro ore ha tenuto impegnate le forze di sicurezza del piccolo stato-isola dell’Unione europea. Tutti e 111 i passeggeri e i sei membri dell’equipaggio a bordo del velivolo sono stati liberati. Muscat ha detto che le autorita’ maltesi hanno subito chiarito che non ci sarebbe stata alcuna trattativa senza il rilascio dei passeggeri. I dirottatori avrebbero quindi chiesto la presenza di due negoziatori maltesi a bordo, richiesta tuttavia respinta. “Abbiamo detto che non ci sarebbe stata trattativa senza resa”, ha detto ancora il premier in conferenza stampa. Ancora non e’ chiaro quale sia il motivo che abbia spinto i dirottatori ad arrendersi senza opporre resistenza, nonostante il rilasciato tutti i passeggeri e dell’equipaggio. I due sono ora sotto custodia e vengono interrogati. Muscat ha inoltre smentito che i sequestratori abbiano chiesto asilo politico a Malta. 

Secondo quanto riferito dalla stampa libica, i dirottatori volevano inizialmente atterrare in Italia, salvo poi optare per Malta in mancanza del carburante. Due caccia Eurofighter F2000 dell’Aeronautica militare italiana, in servizio di allarme sul territorio nazionale, si sono alzati in volo oggi alle 11:15 locali dalla base aerea di Gioia del Colle, sede del 36mo Stormo Caccia, per verificare l’eventuale minaccia costituita dal velivolo dirottato in volo a Malta. Lo riferisce un comunicato dell’Aeronautica. Giunti nell’area interessata, i caccia hanno vigilato l’aerea di confine nazionale a difesa dello spazio areo. Per estendere l’autonomia dei due velivoli, e’ stato inviato nell’aerea di operazioni un KC767 dall’aeroporto di Pratica di Mare che ha eseguito il rifornimento in volo. Al termine della missione, i due Eurofighter sono atterrati nell’aeroporto di Trapani e in seguito rientrati in base. L’ordine di decollo immediato – in gergo tecnico “scramble” – era stato dato dall’Air operation center del Comando operazioni aeree (Coa) di Poggio Renatico, ente responsabile della Difesa aerea nazionale, in coordinamento con gli enti NATO deputati alla sorveglianza dello spazio aereo del sud Europa.

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