Libia. Aspettando la fine del ramadan e del Rais

TRIPOLI – Il conto alla rovescia per la città di Sirte è cominciato e sabato se i fedelissimi dell’ormai ex raìs non avranno mostrato la bandiera bianca, la città sarà presa d’assalto!

Il Cnt più convinto che mai sulle mosse da fare è stato categorico “arrendetevi o morirete”; certo evitare di aggiungere altre vittime, la maggior parte delle quali innocenti, alle oltre 50.000 già cadute è ciò che si augurano tutti compresi gli insorti.
Ma il tempo in Libia oggi è più che mai denaro!

Già perchè la guerra non solo è lontana dal finire, ma stando alle ultime rivelazioni dell’emittente del Qatar Al Jazeera, l’Onu avrebbe previsto l’invio di osservatori militari internazionali per preparare le elezioni e addestrare l’esercito e la polizia locali; non parliamo poi del dopo ostilità, una seconda parte del conflitto o meglio la nuova forma del conflitto che consisterà nella lotta già cominciata dalle grandi potenze straniere per diventare i protagonisti assoluti della nuova Libia post-Gheddafi.

Ora però l’obiettivo primario resta sempre capire dove si trova il colonnello, Sirte, Sabha o Algeria pronto per raggiungere finalmente il suo amico Chàvez?

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