ROMA – Siamo in una fase storico-politica senza precedenti. Qualcuno ha già iniziato il “count-down” in vista di un possibile default italiano. C’è un puzzle da definire e soprattutto da capir meglio. Stiamo assistendo ad un evento incredibile: la sovranità Nazionale, la politica o meglio il Governo italiano, esegue il compitino assegnatogli dalla Comunità Europea. Berlusconi è stato criticato da alcuni dei “suoi” per aver messo la testa nel cappio, ma a questo punto è difficile pensare che così sia stato. Le dichiarazioni del presidente dell’Idv Di Pietro sono chiare e fanno capire bene ciò che probabilmente sta accadendo. “Da qualche giorno siamo un Paese commissariato e sotto tutela. Non succedeva dalla fine della seconda guerra mondiale e non c’è da esserne orgogliosi.
Le istituzioni della Ue e i leader delle principali potenze europee hanno stabilito quanto deve essere pesante la manovra ed entro quando va portata a termine, ma hanno anche indicato le voci di spesa sulle quali intervenire? Le regole della democrazia e della trasparenza esigono che Berlusconi e Tremonti raccontino chiaramente ai cittadini tutto quello che
Una risposta che implicitamente viene dal vice presidente dei deputati del Pdl Osvaldo Napoli, che usa parole chiare in proposito dichiarando “che se un commissariamento è scattato con la lettera della Banca centrale europea esso riguarda non certo il governo ma le politiche fin qui messe in campo dalle opposizioni”. Probabilmente nessuno ha ancora avvertito lo Stesso Osvaldo del fatto che da anni è
Le considerazioni non devono esser fatte in questo momento sull’operato della Bce quanto su ciò che di nascosto sta facendo il Nostro governo. Alla Comunità europea interessa stabilità economica e null’altro. Costi quel che costi. Questo è il punto. Non ci sono scuse che tengano. La politica nazionale ha il dovere e il diritto di decidere su quali binari muoversi per contrastare questa crisi ma non quello di accettare piatti precotti sul “come” ciò debba essere fatto. Chiede chiarezza Bersani, affermando che “al di là di indiscrezioni nessuna comunicazione formale è stata data né a noi, né all’opinione pubblica. Che cosa davvero e precisamente ci stanno chiedendo
L’Italia non esiste quindi più?? Una cosa è certa: non ha più un Governo, non dialoga nelle Istituzioni, è preda di una gestione delegata a Soggetti esterni – questa volta rappresentati non dai Nostri economisti o politici di comprovata esperienza settoriale – ma bensì dai massimi Esponenti della Banca comunitaria europea. Sia fatta