GENOVA – Una giornalista e un cameraman della televisione genovese Telenord hanno denunciato oggi di essere stati aggrediti a Genova, fisicamente e verbalmente (insulti e spinte), per strada da Antonio Cassano.
Secondo quanto riferito dall’emittente ligure l’episodio sarebbe avvenuto di fronte ad un bar di Quinto. La giornalista e il cameraman stavano facendo una serie di interviste in vista delle prossime elezioni. Nulla dunque che riguardasse il giocatore.
Terminato il loro servizio la giornalista e il cameramen stavano riponendo la telecamera spenta sul loro scooter. A quel punto l’attaccante del Milan sarebbe sceso dalla sua auto e nella convizione di essere stato oggetto delle riprese, si sarebbe scagliato contro il cameraman insultandolo e spintonandolo. La giornalista sembra aver tentato di spiegare che le riprese da loro effettuate non avevano nulla a che fare con il calciatore. Nonostante ciò Cassano ha continuato imperterrito a dare in escandescenza e a pronunciare frasi ingiuriose ed offensive. Molti presenti sono subito accorsi in difesa della troupe, ma a quel punto Cassano sarebbe risalito sulla sua auto e sarebbe andato via.
L’Associazione Giornalisti della Liguria ha commentato l’increscioso episodio in questo modo: ” siamo contenti, sul piano umano che Antonio Cassano si stia riprendendo bene dal serio problema di salute che lo ha colpito qualche tempo fa. “E’ un peccato – ha detto in una nota il segretario dell’associazione, Marcello Zinola – che Cassano non tolleri la presenza (non interessata, peraltro, alla sua persona) di due telereporter dell’emittente genovese Telenord, aggrediti e spintonati dal campione del Milan ed ex Sampdoria”. Secondo l’associazione, la giornalista e il cameraman, uno stagista, hanno per caso incrociato Cassano a Quinto e non lo stavano affatto riprendendo. “Lo hanno incrociato con la moglie, il figlioletto e il suo allenatore – ha riferito Zinola – ma è bastato che la giornalista dicesse: “guarda, c’è Cassano” per accendere l’ira del calciatore. “A Cassano, personaggio pubblico, oltre agli auguri, ricordiamo di ripassare ogni tanto le norme del corretto vivere quotidiano” – ha concluso l’Associazione Giornalisti Liguri : “sarà pure un celebrato calciatore, ma questo non gli consente di dribblare buona educazione e rispetto per chi lavora”.