ROMA – Inizia l’anno nuovo con un appello disperato che il Gruppo EveryOne trasmette alle Nazioni Unite, alle Istituzioni dell’Unione europea, alle autorità di Egitto e Territori Palestinesi (dove hanno residenza i capi del traffico di esseri umani e organi).
Un gruppo di giovani ostaggi lancia una tragica richiesta di aiuto dal nord del Sinai, vicino al confine con Israele; “Siamo stati picchiati, torturati, seviziati nelle maniere più atroci. Ora ci è arrivato un ultimatum dai nostri persecutori: se le vostre famiglie non pagano 33 mila dollari per ognuno di voi entro 24 ore, sarete venduti alle cliniche clandestine che trattano organi umani. Chiediamo ai paesi civili, ai religiosi che aborriscono queste atrocità, alle Nazioni Unite e all’Unione europea di non abbandonarci. Se fossimo cittadini europei o americani, ci abbandonereste in questo terribile inferno? Siamo solo ragazzi e siamo fuggiti da una nazione che ci perseguitava. Aiutateci. Samuel, Oktubal, Nataniel, Filmon, Ermias, Tesfit, Efrem, Mussie, Frwi Mussie, Yohannes, Amanuel, Awet, Kiru”.