Ingroia va in aspettativa. Il 21 a Roma per illustrare il manifesto ‘Io ci sto’

Con il quarto polo riparte la sinistra radicale

 

ROMA – Ormai la notizia è data quasi per certa. Antonio Ingroia, scenderà in campo come fece il suo collega Luigi De Magistris. Infatti, l’ex procuratore aggiunto di Palermo, ha chiesto al Csm di essere collocato in aspettativa per motivi elettorali e già da domani la quarta commissione discuterà della richiesta avanzata. Non si esclude che la decisione possa essere presa proprio domani e che, quindi, la pratica possa arrivare in Plenum con procedura d’urgenza questa settimana.

La notizia scioglie alcuni dubbi sulle sue intenzioni politiche, di cui si era parlato in questi giorni. Attualmente  il magistrato, che si trova in Guatemala impegnato ad un incarico per conto delle Nazioni unite, è primo firmatario del Manifesto ‘Io ci stò, insieme ai Sindaci di Palermo, Leoluca Orlando e di Napoli, Luigi de Magistris, in rappresentanza del Comitato promotore del movimento arancione, che si riunirà in assemblea venerdì 21 dicembre alle 17,30 al teatro Capranica di Roma.

La scelta di Ingroia viene accolta positivamente da Oliviero Diliberto che intravede un percorso importante. per la “costruzione di una sinistra più larga, aperta ai movimenti e alla società civile”. “Il perno di questo progetto sono uguaglianza e legalità, come è evidente dai 10 punti presentati, da tempo le nostre stesse coordinate. io credo che, a partire da questi temi, un confronto con il Pd e il centro-sinistra non sia solo auspicabile ma sia anche possibile”.
Della stessa opinione anche Paolo Ferrero, segretario del Prc: “Con l`appello `Io ci sto` di Ingroia – ha affermato Ferrero- la costruzione del quarto polo fa un ulteriore passo in avanti e sta diventando realtà: si parte! Rifondazione Comunista lavora per aggregare in questo quarto polo tutte le realtà che si sono opposte alle politiche del rigore di questo governo – a partire dalle oltre 10.000 persone che hanno partecipato in questo week end alle assemblee di  Cambiare si può”.

Anche Angelo Bonelli e Mary Luppino co-portavoci dei Verdi ed EcoCivici dimostrano un certo ineteresse: “Abbiamo letto con molto interesse i 10 punti del manifesto dei promotori di ‘Io ci sto’. Si tratta di spunti programmatici molto interessanti di cui condividiamo lo spirito ed in particolare l’appello ad aprire un confronto con i movimenti e le forze democratiche del Paese. Proprio in questa direzione la nostra Assemblea di ieri ha proposto una lista civica nazionale che avesse come obiettivo quello di superare le politiche sociali, economiche ed ambientali del governo Monti. Siamo pronti al confronto per inserire come ulteriori priorità lo Stop al consumo del suolo perché la cementificazione ha portato al dissesto il territorio italiano, la conversione ecologica di modelli produttivi inquinanti, la tutela della biodiversità e il riconoscimento dei diritti civili a partire dal riconoscimento delle coppie di fatto siano esse omosessuali o eterosessuali. Per queste ragioni Venerdì 21 ci saremo per ascoltare e confrontarci sulle idee per cambiare l’Italia”.

Dal canto suo Ingroia non si sbilancia: “Il dato certo è che le elezioni politiche in Italia si terranno anticipatamente. Ad oggi, però, non ho deciso di essere in lizza per le consultazioni che daranno un nuovo parlamento e un nuovo governo al nostro Paese. Sto ancora riflettendo, ma venerdì 21 dicembre sarò a Roma per illustrare il manifesto  ‘Io ci sto’ di cui, peraltro, sono il primo firmatario”.
“La mia richiesta al Csm di aspettativa per motivi elettorali è solo cautelativa – aggiunge – nel senso che l’organo di autogoverno della magistratura potrà valutarla a ridosso delle festività di fine anno, e cioè nei giorni in cui le Camere saranno sciolte dal Capo dello Stato. Io comunque a Roma vado per aprire un confronto sul futuro dell’Italia. Riscontro la voglia di partecipare che emerge da tanti settori della società civile. È questo, di per se, un bel segnale diffuso di libertà”.

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