ROMA – E’ notizia di oggi che i piloti della Ryanair hanno concluso le prime elezioni auto organizzate in tutte le basi europee della low cost irlandese. Insomma, stando alle fonti adesso i piloti hanno deciso di farsi rappresentare sindacalmente da una sigla sindacale “ryanair pilot group” volta a rappresentare il personale di condotta durante le negoziazioni con il management aziendale.
La novità viene fatta passare come una vera e propria svolta che consentirà ai piloti di affrontare e rivendicare questioni di interesse in merito a sicurezza, condizioni di lavoro, retribuzione e di prendere decisioni collettive senza paura di intimidazioni e coercizioni.
Ma sarà davvero così? Sorge una domanda spontanea sul perchè i piloti abbiano dovuto solo adesso dar vita ad una nuovo sindacato quando ne esistono già in tutta Europa. Sarebbe stato più facile iscriversi direttamente a uno di questi. Sappiamo che il patron della Ryanair, Michael O’Leary, è alquanto allergico ai sindacati, tant’è che il contratto vigente della compagnia irlandese non prevede nessun tipo di rappresentanza e quindi questa appare come un’anomalia di facciata, magari per mettere a tacere l’opinione pubblica che da tempo parla di trattamento discriminatorio nei confronti dei dipendenti. In Italia ad esempio due assistenti di volo furono costretti al licenziamento dopo essersi iscritti alla Cisl.