Roma film fest 18. “La solitudine è questa”, un ritratto di Pier Vittorio Tondelli                      

Andrea Adriatico è un regista, giornalista e architetto che, nella sezione cinema, insegna all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Da anni lavora nel teatro. Nel 1993 ha fondato a Bologna il Centro Internazionale Teatri di Vita. 

Nel 2020 ha ricevuto il “Basilicata Movie Award” per il suo impegno per i diritti civili, e nel 2023 la “Targa Volponi” per il suo essere “punto di riferimento nella cinematografia e nel teatro che insiste nel raccontare crisi e persone, per l’attenzione alla qualità registica ed attoriale, per la profondità dei contenuti”.

Autore di vari cortometraggi, di lungometraggi di cui uno, “All’amore assente”, ha vinto il “Premio Speciale della Giuria” al Festival Annecy Cinéma Italien. Gli anni amari, biopic su una delle figure più singolari del movimento LGBT italiano Mario Mieli, è l’opera di lui più conosciuta.

In occasione dell’anniversario della morte dello scrittore Pier Vittorio Tondelli, che circa un mese fa avrebbe compiuto 68 anni, la festa del cinema di Roma presenta di Andrea Adriatico il documentario “La solitudine è questa” che di Pier Vittorio Tondelli scolpisce un dettagliato ritratto letterario attraverso le parole di sette scrittori di oggi.

Viola Di Grado, durante la processione del Corpus Domini a L’Aquila, racconta Altri libertini, l’opera prima del 1980 che proprio nel capoluogo abruzzese fu sequestrata per oscenità. 

Alcide Pierantozzi ci immerge, viaggiando tra Roma e Orvieto, nelle atmosfere del romanzo Pao Pao, che Tondelli ambienta nelle due città per raccontare il suo servizio militare. 

Alessio Forgione racconta il libro di maggior successo, Rimini.

 Paolo Di Paolo svela i dettagli dell’unico testo teatrale di Tondelli, Dinner party. 

A Correggio, nel paese dove Tondelli è nato il 14 settembre 1955, Angela Bubba legge e commenta Biglietti agli amici nella piazza dedicata all’autore e di fronte al liceo da lui frequentato.

Claudia Durastanti narra l’avventura editoriale della raccolta di articoli Un weekend postmoderno tra Firenze e Bologna, con un’inevitabile tappa di fronte alla casa di Andrea Pazienza. 

A Berlino, città emblematica del rapporto di Pier Vittorio Tondelli con l’Europa, Jonathan Bazzi parla di Camere separate, l’ultimo doloroso romanzo sulla malattia e la morte.

Bravissimi i due “intervist-attori”, Lorenzo Balducci e Tobia De Angelis, che attraverso l’io narrante di Tondelli ci accompagnano alla scoperta del suo viaggio nella vita, mediante i titoli che comunicano la loro attualità per quel che di universale contengono: la solitudine, accentuata a quel tempo in un artista omosessuale morto di AIDS, ma comunque da ciascuno condivisa.

Così Andrea Adriatico descrive quella del suo protagonista: “La sua solitudine è anche quella del viaggiatore: Tondelli era un viaggiatore instancabile, amava celebrare la provincia e mitizzare l’Europa e l’America come terre di libertà e piacere. Viaggiare però non era solo conoscere altre città, altre lingue, andare a Berlino o Tunisi sulle orme di autori e artisti amati; spesso bastava una discoteca di Rimini o Riccione per osservare la gente. E così lo immaginiamo: capace di isolarsi nel rumore più assordante, prendendo mentalmente i suoi appunti e intrecciando ineludibilmente vita e scrittura”.

Data di uscita:N.D.

Genere:Documentario

Anno:2021

Regia:Andrea Adriatico

Attori:Lorenzo Balducci, Tobia De Angelis

Paese:Italia

Sceneggiatura:Grazia Verasani, Stefano Casi, Andrea Adriatico

Produzione:Cinemare, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna e il supporto di Emilia-Romagna Film Commission

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