Quantum Computing e Communication in crescita esponenziale

Il panorama globale delle tecnologie quantistiche è in fermento, segnando una fase emergente ma promettente di sviluppo. Secondo la recente ricerca dell’Osservatorio Quantum Computing & Communication del Politecnico di Milano, sono attivi 458 player nella filiera tecnologica, dalla progettazione hardware al software.

Di questi, il 78% sono imprese “quantum-native”, nate con un modello di business interamente dedicato a queste tecnologie.

In Italia, i progressi nella ricerca e i primi fondi pubblici del PNRR stanno stimolando la nascita di startup e spin-off universitari, con un totale di 12 milioni di euro raccolti in venture capital tra il 2023 e il 2024. Tuttavia, questa cifra rappresenta solo un ventesimo dei fondi raccolti dalla Francia nello stesso periodo.

Investimenti globali: l’Asia guida, l’Europa frammentata

A livello mondiale, i governi stanno investendo somme significative nelle tecnologie quantistiche: 23,8 miliardi di dollari sono stati stanziati tra il 2012 e il 2024, con ulteriori 17,7 miliardi previsti entro il 2035. L’Asia domina con il 53% del totale, grazie ai grandi investimenti cinesi, seguita dall’Europa (31%) e dall’America (14%).

Tuttavia, l’approccio europeo appare frammentato: solo l’11% dei fondi proviene da iniziative comunitarie, mentre il resto è suddiviso tra i singoli Paesi, minando l’efficacia complessiva degli investimenti.

Il ruolo del settore privato: startup e aziende leader

Il settore privato sta emergendo come un pilastro fondamentale nell’ecosistema quantistico. Tra il 2019 e il 2024, le aziende quantum-native hanno raccolto 5,9 miliardi di dollari, di cui oltre il 56% negli Stati Uniti. Le startup italiane, seppur ancora poco numerose, stanno mostrando segnali positivi: alcune offrono già soluzioni di Quantum Key Distribution integrate in reti quantistiche operative, come quella di Napoli, utilizzata anche per sperimentazioni del G7.

Dal lato della domanda, solo il 13% delle aziende Forbes Global 2000 sta attivamente esplorando casi d’uso quantistici. Tra i settori più promettenti, il finance guida con il 27% degli annunci, seguito dall’healthcare (21%) per applicazioni come la simulazione molecolare. Nel campo della Quantum Communication, telco e IT rappresentano il 64% delle iniziative.

L’Italia e il Quantum Computing: successi e prospettive

Nonostante i fondi limitati rispetto ad altri Paesi europei, l’Italia ha fatto progressi significativi nel 2024, come lo sviluppo del primo computer quantistico criogenico da 24 qubit presso l’Università Federico II di Napoli e della prima piattaforma fotonica coordinata dall’Università La Sapienza di Roma. Inoltre, due startup italiane sono state incluse nel programma di accelerazione della NATO.

Secondo Marina Natalucci, Direttore dell’Osservatorio, i fondi del PNRR sono stati cruciali per avviare l’ecosistema italiano, ma è necessario sviluppare una strategia nazionale per garantire continuità e sinergia con gli obiettivi europei.

Il Quantum Computing e Communication rappresentano un territorio di frontiera dove convergono ricerca, industria e geopolitica.

Perché l’Italia possa competere su scala globale, è essenziale consolidare il legame tra università e imprese, aumentare i fondi pubblici e privati e rafforzare le collaborazioni internazionali.

Solo così sarà possibile trasformare questa fase emergente in un settore industriale maturo e competitivo.

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