Shadowland, diretto da Otso Tiainen e prodotto da Kalle Kinnunen, sarà presentato ufficialmente nella sezione Documentari del Torino Film Festival il 26 novembre 2025.
Il film esplora una comunità enigmatica di cercatori del Sacro Graal e praticanti di stregoneria, indagando al contempo la controversia pubblica che circonda il regista cult Richard Stanley. Mescolando un approccio investigativo a una narrazione atmosferica, Shadowland indaga il confine sfumato tra ignoto, immaginario e la passione spirituale che spinge le persone a cercare modi di vita alternativi.
Il documentario conduce lo spettatore in una valle isolata dove un gruppo eclettico di cacciatori del Graal, seguaci di Maria Maddalena e che si definiscono stregoni, ha creato un mondo in netto contrasto con la società convenzionale.
Tra loro c’è Richard Stanley, ex regista hollywoodiano che aspira a diventare una guida spirituale. Quando emergono dal suo passato accuse scioccanti di abusi domestici, i suoi seguaci locali sono costretti a confrontarsi con la complessità della loro comunità. La regione è davvero un luogo di trasformazione o sono stati manipolati da un falso profeta?
“La nostra intenzione era esplorare una comunità nascosta, al tempo stesso affascinante e inquietante”, spiega il regista Otso Tiainen. “Le persone che vivono qui si sono allontanate dalla società per abitare un mondo di immaginazione e creare nuove identità. Questa contraddizione — tra apparenza e realtà — è il cuore del film”.
Shadowland doveva inizialmente raccontare la storia di Stanley come regista eccentrico in un ritorno inatteso. Negli anni ’90 Stanley si era fatto conoscere con film cult horror come Hardware (1990) e Dust Devil (1992), per poi sparire dall’industria cinematografica, fino al sorprendente ritorno con Color Out of Space (2019), con Nicolas Cage.
“Questo mondo di cercatori del Graal in queste valli remote sembrava quasi troppo meraviglioso per essere vero — e con Stanley al centro, era una storia che doveva essere raccontata”, afferma il produttore Kalle Kinnunen.
Con l’emergere del passato oscuro di Stanley, la narrazione ha subito una svolta radicale. “Invece di documentare un mondo felice di fantasia, abbiamo dovuto cambiare completamente prospettiva e indagare una realtà fatta di segreti e menzogne”, aggiunge Kinnunen.
Pur raccontando un gruppo di persone alla ricerca di un significato spirituale, come la sacerdotessa Anaiya e l’elettricista diventato stregone cristiano Uranie, Shadowland si trasforma in un’esplorazione inquietante della fede, dell’evasione e del potere silenzioso della manipolazione spirituale.
Offre uno sguardo raro su un mondo dove mito, identità e verità si intrecciano, invitando il pubblico a riflettere su cosa spinge le persone a cercare un senso oltre i confini della vita ordinaria.
Informazioni sul film Shadowland. Il film, girato in inglese e francese nell’arco di sette anni, ha debuttato al Beyond Fest, il festival di genere più frequentato negli Stati Uniti, ed è stato selezionato per i concorsi internazionali di documentari al Krakow Film Festival (Polonia) e al Nordisk Panorama (Svezia).
Prodotto dalla società Bufo, nota per film come The Other Side of Hope (2017) e Fallen Leaves (2023) di Aki Kaurismäki, e per co-produzioni in concorso a Cannes come Cairo Conspiracy (2022) e Eagles of the Republic (2025), Shadowland vanta tra i produttori esecutivi Sam Lake, creatore di videogiochi come Max Payne, Alan Wake e Control.
La fotografia è firmata da Peter Flinckenberg, direttore della fotografia di serie come Dune: Prophecy e Westworld, e da Max Smeds, collaboratore di Juho Kuosmanen e Pirjo Honkasalo.
Shadowland è stato il documentario non in lingua inglese con il maggior incasso nelle sale finlandesi nel 2024, oltre a essere un successo sulle piattaforme VOD in Finlandia.


