Letizia Machetti, un’artista Senese alla Mostra per il Giubileo

ROMA – Sta per concludersi il 28 marzo la Mostra Collettiva di pittura, scultura, grafica e fotografia, inaugurata il 21 marzo alla Galleria La Pigna nel Conquecentesco Palazzo Maffei Marescotti di Roma (sede del territorio Vaticano) con il titolo L’arte moderna e contemporanea su tempi del Giubileo. L’iniziativa ideata e realizzata dall’Associazione Culturale Napoli Nostra è stata citata dal prof. Rosario Pinto con la direzione artistica dell’ingegner Gennaro Corduas. 

Fra gli artisti presenti una Senese che riesce a dare corpo a forme e immagini dell’Arte contemporanea con la foglia d’oro grazie alla quale riesce a purificare le immagini all’interno di un mondo sommerso dal continuo inquinamento visivo. Un silenzio dorato dove Letizia Machetti riesce a far emergere archetipi, sogni, dimensioni fantastiche del vivere con le quali crea una nuova geografia spazio-temporale. 

Ascensioni spirituali e immagini di quotidianità terrena si alternano e aprono un flusso luminoso dove l’energia del colore è capace di trasportarci dall’oscurità alla luce con grande forza vitale e salvifica. Letizia ha realizzato per il 2025 un calendario Artistico nel quale riesce a cogliere tutta la bellezza e la vulnerabilità del mondo. In prima pagina San Michele Arcangelo si erge in tutta la sua integrità fisica ed esprime forza, vitalità ed energia mentre sconfigge il demonio che appare sotto le sembianze di un drago. 

Custode dell’umanità San Michele Arcangelo è considerato il più potente antagonista delle forze del male. Arte e Fede, nella pittura di Marchetti, rappresentano dunque il punto di sintesi di una lotta che quotidianamente il genere umano si trova a dover affrontare. Come ci ricordano insigni capolavori della Storia dell’Arte, un’opera prende corpo e nasce quando, chi la crea, ha il coraggio di mettere a nudo se stesso nella sua parte più intima e profonda.

 Letizia lo fa in prima pagina dove racconta la storia e la sua storia invitandoci a partecipare alla lotta per la costruzione di un bene comune dove i colori di San Michele risplendono e mettono in ombra il drago.  La scelta dell’acrilico insieme alla foglia d’oro è decisamente efficace. C’è una forza insita nel dipinto che cattura il momento della vittoria del bene sul male dove l’artista non nasconde il drago ma connota l’Arcangelo di una potenza espressa fisicamente nel busto e nella colonna vertebrale che non lascia spazio ad esitazioni ma invita ad essere portatori di speranza. 

Nelle pagine successive altre opere evidenziano la capacità di esprimere il proprio modo di essere nel mondo. In Madre terra e le api il messaggio implicito è quello di proteggere ogni piccola e preziosa parte dell’Universo per proteggere noi stessi. Le api pungono ma rappresentano anche il simbolo di operosità e leggerezza. Le nostre piccole impollinatrici hanno il compito di trasformare il nettare in miele mentre insegnano a vivere bene in comunità. 

Anche in Margherita e Raja, acrilico su tela, la bambina riesce ad ammansire il gatto con la dolcezza, evidenziando un rapporto fondato sul rispetto e sulla convivenza che contribuisce a favorire lo sviluppo affettivo del genere umano. 

In ogni dipinto la pittura di Letizia si caratterizza per le forme nette e ben distinte e per la purezza del colore con il quale non nasconde nessuno dei due aspetti dell’ombra e della luce, riuscendo sempre ad incarnare una energia invisibile che rende feconda la vittoria del bene sul male. 

Di particolare interesse anche le opere dedicate agli artisti resi immortali e terreni, allo stesso tempo, grazie ai gesti che li raffigurano in situazioni particolari: Elton Jhon che gusta una bibita con la cannuccia e ci ricorda come la musica abbia la capacità di tirare fuori le persone da se stesse, John Lennon immortalato mentre fa linguaccia al mondo ed evoca le bellissime note di Imagine, dove invita tutti a immaginare un mondo migliore e poi Mick Jagger, icona irriverente che si esibisce sempre con la stessa feroce energia, nonostante l’età e trasforma la ferocia in musica.

 David Bowe, l’artista con gli occhi di colore diverso, l’alieno colpito ad un occhio che è stato capace di dare vita alla figura di Ziggy Stardust, il suo alter ego più celebre che, attraverso il rock and roll, si assume il ruolo di salvare il pianeta dalla distruzione. Il tema del combattimento contro le forze oscure è presente in ogni opera dell’artista, in maniera esplicita o latente, nulla è casuale. Marchetti cattura simbolicamente momenti indimenticabili dove ogni personaggio riesce a divenire messaggero e raggio di sole in mezzo alla fragilità dell’essere umano. 

Condividi sui social

Articoli correlati