Digital Twin per i tumori rari: Humanitas punta su gemelli digitali e AI

Dal Ministero dell’Università e della Ricerca 3 milioni di euro per sviluppare modelli predittivi personalizzati grazie a dati clinici e AI generativa

Un gemello digitale per ogni paziente oncologico

Humanitas lancia una nuova frontiera nella lotta contro il cancro: creare un gemello digitale per ogni paziente. Una replica virtuale basata su dati clinici, genomici, immagini mediche e risultati terapeutici, in grado di simulare l’evoluzione della malattia e prevedere la risposta ai trattamenti. Obiettivo: offrire cure di precisione sempre più personalizzate ed efficaci.

Il progetto Digital Twin: innovazione clinica e ricerca d’avanguardia

Il progetto, realizzato in collaborazione tra IRCCS Istituto Clinico Humanitas e Humanitas University, ha ottenuto un finanziamento di 3 milioni di euro dal programma FISA del Ministero dell’Università e della Ricerca. Al centro dell’iniziativa: l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa per sviluppare modelli predittivi applicabili inizialmente ai tumori rari, come leucemie e mielodisplasie, e in prospettiva anche ad altre patologie complesse, inclusi i tumori solidi.

Tumori rari: il 25% delle neoplasie, ancora difficili da trattare

“I tumori rari, che colpiscono meno di 6 persone su 100.000 ogni anno, costituiscono il 25% di tutte le neoplasie”, spiega Matteo Della Porta, responsabile Leucemie all’IRCCS Humanitas e docente universitario, a capo del progetto. “La scarsità di dati e l’impossibilità di condurre studi su larga scala rendono difficile standardizzare le terapie. Qui entra in gioco la medicina personalizzata”.

AI generativa e simulazioni per ottimizzare le decisioni cliniche

Grazie a tecnologie di ultima generazione, i gemelli digitali potranno simulare diversi scenari terapeutici, supportando i medici nella scelta del trattamento più efficace. L’accuratezza delle simulazioni dipenderà dalla qualità dei dati e dalla potenza degli algoritmi di AI. Il progetto prevede anche la creazione di un gemello digitale umano interconnesso, in grado di integrare fonti eterogenee di dati e monitorare in tempo reale l’evoluzione clinica.

Una rivoluzione per la ricerca clinica e lo sviluppo farmaceutico

“L’innovazione tecnologica è fondamentale per offrire ai pazienti oncologici le migliori opzioni terapeutiche”, afferma Armando Santoro, direttore del Cancer Center Humanitas. “Questo progetto potrà anche accelerare la ricerca clinica e ridurre i tempi di sviluppo di nuovi farmaci”.

Anche Victor Savevski, Chief Innovation Officer e direttore dell’Humanitas AI Center, evidenzia il ruolo centrale dell’intelligenza artificiale: “Non è solo uno strumento, ma un partner per la medicina del futuro. Può evitare trattamenti inefficaci e ottimizzare i costi del sistema sanitario”.

Humanitas, leader europeo nell’innovazione biomedica

Il progetto si inserisce nel solco di un’esperienza consolidata: Humanitas guida dal 2021 il progetto europeo GenoMed4All (Horizon 2020), che ha già sviluppato algoritmi predittivi per la leucemia e modelli per ottimizzare il trapianto di midollo. Inoltre, partecipa ai programmi Synthema, Synthia e Realise-D nell’ambito di Horizon Europe e Innovative Health Initiative (IHI).

Una formazione universitaria integrata tra medicina, ingegneria e data science

Humanitas investe anche nella formazione del futuro: dal 2018 ha avviato la MedTec School con il Politecnico di Milano, un corso in lingua inglese che integra medicina e ingegneria biomedica. Con la Bocconi ha poi creato il corso di laurea magistrale in Data Analytics and Artificial Intelligence in Health Sciences (DAIHS), per formare professionisti in grado di applicare AI e machine learning nel settore sanitario.

Il Festival delle Scienze di Roma ospita il progetto

Tutti questi temi saranno protagonisti al Festival delle Scienze di Roma, in programma dall’8 al 13 aprile all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il 13 aprile, alle 17:30, Matteo Della Porta discuterà di “Corpi virtuali. I pazienti avatar e il futuro della ricerca clinica” con Leonardo De Mattos (IIT) e Roberto Verzicco (GSSI e Università Tor Vergata), insieme ad altri esponenti di rilievo come Alberto Mantovani e Domenica Lorusso di Humanitas.

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