Il XVIII Congresso Nazionale della SIHTA – Società Italiana di Health Technology Assessment si è aperto mettendo al centro un tema decisivo per il futuro della sanità italiana: il valore del dato come pilastro della trasformazione digitale e delle decisioni basate sull’evidenza.
Il titolo scelto per quest’edizione, “La nuova era dell’HTA”, sintetizza infatti il passaggio verso un modello sanitario fondato su prove solide, interoperabilità e capacità di analisi avanzata.
Una nuova fase istituzionale per l’HTA
Durante l’apertura dei lavori, il presidente SIHTA Giandomenico Nollo ha sottolineato come il 2025 segni l’ingresso in una fase completamente nuova per l’Health Technology Assessment:
un ecosistema in cui Europa, Ministero, Regioni, aziende sanitarie e cittadini saranno chiamati a un processo decisionale più strutturato e coerente.
L’obiettivo: rafforzare un Servizio sanitario nazionale basato su evidenze, trasparenza e dati di qualità.
Dopo i saluti di Ann Single, presidente di HTAi International, il confronto è entrato subito nel vivo con gli interventi di Anna Maria Bencini (Farmindustria) e Fabio Faltoni (Confindustria Dispositivi Medici), davanti a una platea di oltre 300 professionisti.
Europa meno attrattiva? Il ruolo cruciale dei dati
Secondo Bencini, l’Europa – e con essa l’Italia – sta perdendo terreno nella ricerca clinica globale: gli Stati Uniti e la Cina dominano, mentre il nostro Paese è sceso all’undicesimo posto.
Tuttavia, il nuovo regolamento europeo HTA rappresenta un’occasione strategica per rilanciare la competitività del continente.
Per farlo, avverte Bencini, occorrono dati allineati agli standard europei, ma realmente rappresentativi delle necessità italiane. Un lavoro in cui AIFA e le istituzioni nazionali avranno un ruolo determinante.
Una rete sinergica per la sanità del 2026
La grande sfida, secondo Faltoni, è superare definitivamente i limiti del modello attuale di gestione sanitaria.
Con il 2026 alle porte e la necessità di portare a compimento gli investimenti del PNRR, il sistema dovrà evolvere verso una rete in cui politica, Regioni, Agenas, Ministero e industria lavorino in piena sinergia.
Un ecosistema collaborativo essenziale per valorizzare le tecnologie della salute e accelerare l’innovazione.
Tecnologie digitali protagoniste: IA, data governance e nuovi modelli
La giornata si è focalizzata su intelligenza artificiale, data governance e modelli organizzativi digitali, elementi che stanno ridefinendo la pratica clinica e la clinical governance.
Il dibattito ha visto la partecipazione di esperti come:
- Americo Cicchetti, Commissario Straordinario AGENAS
- Valentina Bellini, Università di Parma
- Felicia Pelagalli, direttrice di Culture
- Leandro Pecchia, Università Campus Biomedico
Al centro della discussione, il ruolo strategico dell’acquisizione ed elaborazione dei dati, unito alla crescente interoperabilità dei sistemi sanitari.
Il patrimonio dei dati: il nuovo motore del Servizio sanitario nazionale
Cicchetti ha evidenziato che il vero impatto degli investimenti PNRR non deriverà solo dalla tecnologia, ma soprattutto dalla profonda trasformazione organizzativa abilitata da strumenti come:
- la piattaforma nazionale di telemedicina,
- le architetture di intelligenza artificiale,
- l’Eds (ecosistema dati sanitari),
- il Fascicolo sanitario elettronico.
Secondo Cicchetti, il patrimonio dei dati diventerà “il nuovo petrolio del Servizio sanitario nazionale”, capace di aumentare l’efficienza, migliorare la prossimità ai cittadini e supportare decisioni più rapide, trasparenti e basate sull’evidenza.


