Nasce la Fondazione Humanitas Sicilia: ricerca, prevenzione e innovazione al servizio della salute


La nuova Fondazione Humanitas Sicilia, guidata dal prof. Alessandro Repici, nasce per sostenere la ricerca clinica, formare i medici del futuro e offrire cure oncologiche sempre più avanzate in Sicilia.


È stata ufficialmente presentata la Fondazione Humanitas Sicilia (FHS), una nuova realtà nata per promuovere la ricerca clinica in ambito oncologico, sostenere la prevenzione e l’educazione alla salute nell’Isola. A presiederla è il prof. Alessandro Repici, figura di spicco della medicina internazionale, Direttore Scientifico dell’Humanitas Istituto Clinico Catanese.

Obiettivo della Fondazione è portare le cure più innovative direttamente al letto del paziente, grazie allo sviluppo di progetti concreti ad alto impatto sociale e sanitario. La FHS si propone inoltre di formare i medici del futuro, con un focus sulla medicina personalizzata e sulle tecnologie avanzate.

«La Fondazione nasce per seminare speranza e costruire un futuro migliore per la salute dei cittadini – spiega il prof. Repici – Investire in ricerca significa migliorare concretamente la vita delle persone, grazie a cure sempre più efficaci e sostenibili».

Tre i progetti clinici prioritari per la raccolta fondi:

  • la cura precoce del tumore al seno ad alto rischio,
  • la chirurgia selettiva per il carcinoma mammario,
  • la predizione funzionale del carcinoma polmonare attraverso i biomarcatori circolanti.

Miriam Leone testimonial di FHS: “La Sicilia è la mia casa”

Testimonial d’eccezione della nuova fondazione è l’attrice e imprenditrice Miriam Leone, intervenuta alla presentazione ufficiale del 23 luglio all’Auditorium dell’Humanitas Istituto Clinico Catanese.

«La prevenzione è una responsabilità collettiva. Ho accettato con entusiasmo di sostenere FHS – ha dichiarato l’attrice – perché questa Fondazione rappresenta un’opportunità per la mia terra. Voglio restituire alla Sicilia tutto ciò che mi ha dato, con amore e consapevolezza. La ricerca va sostenuta e nutrita, come un bambino che nasce oggi».

Miriam Leone ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare il pubblico sulla prevenzione e sulla necessità di donare, affinché progetti come questi possano crescere e fare la differenza.


Fondazione Humanitas Sicilia: una rete di solidarietà, competenze e responsabilità

Attraverso campagne di fundraising e crowdfunding, FHS punta a coinvolgere l’intera comunità, ma anche le aziende locali orientate alla Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR). Il modello è quello di una sanità che ascolta il territorio, promuove la collaborazione e valorizza le eccellenze locali.

Il dott. Francesco Caruso, consigliere FHS e direttore del Dipartimento Oncologico di Humanitas Istituto Clinico Catanese, ha ricordato la storia trentennale del centro e i suoi traguardi:

«Abbiamo creato uno dei centri oncologici più avanzati del Sud Italia, con il Breast Centre classificato tra i migliori cinque a livello nazionale. La sfida ora è investire sui giovani medici e trasmettere loro competenza, metodo e visione».


Una Fondazione che guarda al futuro della medicina in Sicilia

La visione della FHS è chiara: diventare un punto di riferimento scientifico per il benessere dei cittadini, attraverso la ricerca applicata, l’innovazione clinica e la formazione continua. Le attività della Fondazione sono guidate da valori umani e dalla volontà di costruire una Sicilia più sana, coesa e sostenibile.

«Unire risorse, persone e competenze – conclude il prof. Repici – è il primo passo per affrontare le sfide sanitarie della nostra regione. Con la Fondazione, possiamo davvero fare la differenza».


Chi è Alessandro Repici

Originario della Sicilia, Alessandro Repici è tra i massimi esperti mondiali in endoscopia oncologica. Oltre a guidare l’Istituto Clinico Catanese, è Direttore del Dipartimento di Gastroenterologia di Humanitas e docente presso Humanitas University.

Ha coordinato oltre 50 studi clinici internazionali, alcuni approvati da FDA ed EMA, ed è pioniere nell’uso dell’Intelligenza Artificiale in colonscopia. I suoi lavori sono pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche, segnando un punto di riferimento nella diagnosi precoce dei tumori gastrointestinali.


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