PAESTUM – “Si stringono le maglie di un tessuto resistente e che non perde il colore con il passare degli anni. Il successo della XXVII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è stato particolarmente evidente ed è tutto in questa immagine – ha dichiarato il Direttore della BMTA Ugo Picarelli durante la giornata finale – Il progetto del 1998 era ambizioso e rispondeva a una visione lunghissima. Oggi sono grato a chi ha reso possibile lo svolgimento della BMTA in una location adeguata e rispondente a quel progetto e sono orgoglioso che la BMTA offra al territorio ogni anno visioni e opportunità di relazioni.
Quest’anno vanno sottolineati il protocollo d’intesa tra Università di Salerno, sia con il Parco del Cilento che con l’Università di Damasco, l’impegno a dare attenzione alla ricostruzione di Palmira, non solo intitolando dopo 10 anni il Premio alla scoperta archeologica dell’anno alla “Sposa del deserto”, l’attenzione di accompagnare i giovani del Mezzogiorno, in particolare del Cilento nella creazione di impresa a favore del turismo culturale e del patrimonio archeologico, la candidatura al Consiglio d’Europa di un itinerario culturale europeo dei siti archeologici subacquei, proposta rafforzata dai risultati della ricerca presentata sul fenomeno economico dei diving a favore del turismo archeologico subacqueo.
Il riconoscimento è stato unanime e, oltre all’afflusso di pubblico consistente come mai, all’interesse delle scuole e dei giovani, alla collaborazione delle istituzioni, dell’Università di Salerno, del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in primis della Regione Campania con l’Assessore Felice Casucci e con il Direttore Generale Rosanna Romano, dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia con il Direttore Tiziana D’Angelo, della Camera di Commercio di Salerno e della Provincia di Salerno. Paestum diventa, dopo l’accompagnamento al processo di valorizzazione messo in campo dal 1998, il centro del confronto, il punto di arrivo e di partenza di ogni iniziativa, il soprasenso del gradino evolutivo di una materia che ha dentro la storia, l’arte, la filosofia, l’architettura e che trova un legame col turismo per lo sviluppo locale e l’occupazione.
Qui vengono presentati progetti, qui si premiano le scoperte più importanti, qui arrivano i Ministri della Cultura e del Turismo di numerosi Paesi, da qui partono proposte che potranno cambiare il turismo culturale e la valorizzazione del patrimonio nel futuro. Considero questa XXVII edizione a sua volta un punto di partenza verso la maturità più completa di quella visione che un sognatore ebbe alla fine del millennio scorso”.
“È straordinario il grande lavoro che viene fatto qui alla BMTA sull’archeologia” ha detto Pietro Laureano, architetto, urbanista e consulente Unesco che ha ricevuto il Premio “Paestum” per il lungo impegno a favore della salvaguardia del paesaggio con le pratiche antiche e per la divulgazione delle conoscenze tradizionali al fine di trasmetterne il patrimonio di generazione in generazione, nel rispetto delle diversità culturali.
“Il paesaggio è dentro di noi – ha ricordato Laureano – perché è l’espressione di quello che la comunità vede, vuole realizzare e realizza intorno a sé. Lavorare sul paesaggio significa lavorare su ciò che abbiamo dentro, sul nostro passato e sul nostro immaginario e l’archeologia è proprio ciò che ci aiuta a farlo, ritrovando le tecniche antiche, utilizzate da civiltà ora scomparse, ma che hanno prima creato tutto quello che di bello oggi abbiamo intorno. Ritrovando queste tecniche e saperi che l’archeologia indaga possiamo trovare nuove soluzioni che, anche se frutto della memoria antica, siano innovative, avanzate e sostenibili”.
Il Premio nel nome di “Paestum”, istituito nel 2005 e assegnato a personalità e organismi che contribuiscono, con il loro impegno, al dialogo interculturale, alla valorizzazione del patrimonio immateriale, alla promozione del turismo archeologico, è stato conferito anche all’European Institute of Cultural Routes per l’impegno a favore dell’identità culturale dei territori, della valorizzazione della memoria e della storia che trova la sua realizzazione nella Convenzione di Faro del 2005, che elegge il patrimonio culturale europeo a diritto dei cittadini e risorsa per la società, promuovendo la partecipazione delle comunità locali nella sua gestione e trasmissione alle generazioni future.
Ha ritirato il Premio Irena Guidikova Head of Democratic Institutions and Freedoms Department del Consiglio di Europa, dichiarando: “È stato molto interessante scoprire quest’evento e tutti i protagonisti che ne fanno parte, dai giovani ricercatori agli autorevoli professori, e incontrare così tante persone appassionate che renderanno l’archeologia viva nel futuro. Perché l’archeologia riguarda il passato ma con i tour digitali è una professione del futuro”.
A ricevere il Premio alla XXVII BMTA anche Paolo Conti per la sua quasi cinquantennale attività di giornalista professionista, iniziata nel 1977, nell’ambito della quale da oltre 30 anni si occupa del patrimonio culturale. Da 45 anni al Corriere della Sera, di cui è editorialista, ha scritto e scrive di cultura con etica professionale e competenza, mentre stile e lealtà contraddistinguono l’uomo.
“Essere un cronista del patrimonio italiano per il Corriere della Sera è un grande privilegio e penso che la Borsa diretta da Ugo Picarelli abbia un significato straordinario e un ruolo importantissimo nel panorama della comunicazione culturale di questo Paese ed è la ragione per cui mi sento particolarmente onorato di avere avuto questo Premio – ha detto il giornalista – il racconto delle realtà archeologiche che arrivano qui a Paestum da tutto il mondo mette nelle condizioni di realizzare un trust, un circuito di comunicazione, un confronto, un modo di raccontare agli altri quello che viene nell’archeologia del mondo. È l’unica esperienza italiana di questo tipo”.
I numeri della XXVII edizione: 8.500 visitatori, 130 espositori di cui 10 Paesi esteri, il Ministero della Cultura con uno stand 500 mq, 160 conferenze (di cui oltre 50 tra incontri e laboratori a cura del MiC)svoltesi in 6 sale in contemporanea con 900 relatori, 24 buyer tra tour operator europei selezionati dall’ENIT (provenienti da Francia, Germania, Spagna, Regno Unito) e nazionali di ArcheoIncoming presenti al Workshop di sabato 1 novembre, oltre 2.500 studenti coinvolti nelle iniziative loro dedicate.
				
															
			
			
			
															
															
								