Al Cinema Giulio Cesare, il 21 novembre ha avuto luogo la proiezione del film Die My Love, che segna il ritorno di Lynne Ramsay e conferma ancora una volta la sua capacità di sondare l’invisibile, ciò che tormenta e divora dall’interno.
Qui la regista scozzese si avventura nel territorio fragile e incendiario della maternità vissuta come prigione emotiva. Jennifer Lawrence offre una delle interpretazioni più intense della sua carriera, impersonando Grace, un’artista che tenta di mantenere vivo il proprio desiderio di esistere oltre il ruolo di madre e moglie, ma la cui identità sembra sgretolarsi sotto il peso di aspettative soffocanti.
Accanto a lei, Robert Pattinson interpreta il compagno Jackson, affettuoso ma in un certo senso troppo ancorato alla normalità per accorgersi della voragine che pian piano si spalanca sotto Grace. Il cast include attori di estremo talento, come Sissy Spacek, LaKeith Stanfield e Nick Nolte.
Tutti gli attori si sono affidati ciecamente a Ramsey e alla sua visione cinematografica, che ha l’intento dichiarato di esplorare la complessità del rapporto amoroso tra i due protagonisti e, soprattutto, il modo in cui una relazione può mutare nel tempo.
Ramsay filma con una precisione quasi fisica: la macchina da presa sembra aderire al corpo di Grace, ai suoi respiri accelerati, agli scatti di furia e agli attimi di quiete che durano troppo poco. Non ci sono spiegazioni semplici né comode via d’uscita, solo il mistero di una psiche messa sotto pressione dal sospetto per le misteriose e frequenti assenze del compagno. «Questo film parla a chiunque abbia vissuto una relazione: nella vulnerabilità si intrecciano inevitabilmente la sofferenza e la bellezza» ha detto la regista, che esordì con Ratcatcher nel 1999.
Ispirato all’omonimo romanzo di Ariana Harwicz, il film mantiene la stessa radicalità emotiva della pagina, trasformando il disagio della protagonista del libro in un’esperienza cinematografica potente. La fotografia probabilmente vuole suggerire una realtà che si sfuma e si incrina, con colori saturi e luci taglienti che riflettono il caos interiore della protagonista.
Ogni dettaglio – un gesto mancato, un rumore improvviso, una carezza che non consola – contribuisce a costruire un crescendo di tensione che mette lo spettatore a confronto con paure taciute e pulsioni inconfessabili.
Die My Love è un’opera che non cerca di rassicurare: scava negli angoli più bui del sentimento materno, dove affetto e rabbia convivono senza equilibrio. È un film che ferisce, ma proprio per questo è impossibile da dimenticare.
DIE MY LOVE
un film di LYNNE RAMSAY
con JENNIFER LAWRENCE, ROBERT PATTINSON,
LAKEITH STANFIELD, NICK NOLTE e SISSY SPACEK
NELLE SALE DAL 27 NOVEMBRE DISTRIBUITO DA MUBI


